È questo lo slogan scelto quest’anno da Caritas Italiana, Fondazione Migrantes e Caritas diocesana di Roma, promotori dell’iniziativa, per la quindicesima edizione del “Dossier Statistico Immigrazione”, presentato a Roma il prossimo 27 ottobre.
Un titolo che vuole sottolineare come “i flussi migratori stanno diventando sempre più protagonisti di una globalizzazione ‘dal basso’ che incentiva la formazione di società aperte alla convivenza multiculturale nei paesi di accoglienza e il varo di meccanismi di scambio più equi a livello internazionale. Tutto ciò con un forte impatto sul piano politico, sociale e anche religioso.”
“Non meno forte - sottolineano le organizzazioni - è l’impatto delle migrazioni sul piano politico-sociale, come si sta constatando nell’Unione Europea, una delle aree più significative del fenomeno con i suoi 24 milioni di immigrati stranieri ai quali si aggiungono quelli che ormai sono diventati cittadini di uno stato membro, al ritmo di più di mezzo milione l’anno. È questa una fase in cui, come è stato ricordato dalla Commissione Europea con la proposizione del “Libro Verde” sulle migrazioni, la politica deve farsi carico del problema, riuscendo a far accettare agli Stati membri una linea comune imperniata sull’apertura al futuro, sulla valorizzazione delle implicazioni di questa presenza, sulla promozione delle persone coinvolte e sulla collaborazione con i paesi di origine”.
Relatore sugli aspetti politici sarà l’on. Franco Frattini, Vice Presidente della Commissione Europea e Commissario competente per l’immigrazione, al quale è dovuto il lancio del citato “Libro Verde”.Sul tema “Chiesa e immigrazione”, invece è previsto l’intervento di S.E. Mons. Francesco Montenegro, Presidente di Caritas Italiana e, inoltre, alla nuova geografia delle religioni nel mondo è dedicato uno dei capitoli del Dossier, con dati aggiornati e riflessioni sulle concrete prospettive di convivenza pacifica. Perché, come ha ribadito più volte Papa Benedetto XVI – anche di recente durante la Giornata Mondiale della Gioventù di Colonia – le religioni, a partire dalla comune idea della sacralità di ogni vita, non devono dividere ma devono aiutare a superare eventuali contrapposizioni culturali e a neutralizzare la forza dirompente delle ideologie. Interverranno anche i direttori dei tre organismi promotori: mons. Vittorio Nozza di Caritas Italiana, mons. Luigi Petris della Fondazione Migrantes e mons. Guerino Di Tora della Caritas diocesana di Roma.
Redattore Sociale