Il Tavolo della Solidarietà per le povertà emergenti


Pubblicato il 27.04.2012 in News Sociale

 

Sestri Levante - Quando è nato, alla fine del 2009, si chiamava Tavolo delle povertà. Riuniva i servizi sociali del Comune di Sestri Levante, le parrocchie e i frati Cappuccini, i centri di ascolto Caritas, il forum del Terzo settore, il consorzio Tassano e gli operatori che, a vario titolo, sono a contatto con l’emarginazione sociale.

 

Allora, la questione era come aiutare i senza fissa dimora che stazionano in città e risolvere quello che per alcuni era un problema di incuria urbana. Due anni e mezzo dopo, l’iniziativa che nel frattempo ha mutato il nome in Tavolo della solidarietà guarda in faccia la povertà emergente. Che non ha più la barba incolta o l’abito di chi vive per strada.

Piuttosto il volto dei padri e delle madri di famiglia che si rivolgono ai Servizi sociali del Comune con una frase ricorrente: «Non abbiamo mai avuto bisogno di aiuto, ma ora..». Quel “ma ora” è l’incipit di storie che raccontano di cassa integrazione prolungata, posti di lavoro perduti, aziende ridimensionate o chiuse. E, a catena, affitti e bollette di cui è difficile onorare il pagamento.

Così l’amministrazione sestrese ha deciso di istituzionalizzare l’agevolazione introdotta lo scorso anno in via sperimentale, di cui hanno beneficiato 14 famiglie. Si tratta dello sconto del 50 per cento sui servizi scolastici di mensa e trasporto (dalla materna alle medie), riservato ai nuclei che contano un cassintegrato o un disoccupato espulso dal mondo del lavoro. «Con la cassa integrazione e la perdita dei posti di lavoro le situazioni difficili si stanno moltiplicando – spiega l’assessore ai Servizi sociali, Valentina Ghio - Da noi si presentano famiglie residenti che non hanno mai avuto bisogno di sostegno, ma che non riescono più a pagare affitti e bollette».

 


Autore: Sara Olivieri
Fonte: Il Secolo XIX