Una situazione “gravissima”, un fatto “inaccettabile”. Così Vasco Errani, presidente della Conferenza delle Regioni, commenta la mancata risposta sul Fondo sociale da parte del Governo.
Nessun accordo, dunque, in occasione della Conferenza Stato-Regioni di ieri. La seconda tranche (circa 500 milioni di euro) era attesa a fine settembre, come saldo per il 2005, invece “il Governo non ha dato risposta né sul Fondo sociale 2005, né su quello 2006”.
Presidente, è andata male.
“Decisamente: il Governo non ha dato risposta né sul Fondo sociale 2005, né su quello 2006. Considerando la posta nel capitolo del Fondo sociale, la situazione è gravissima. C’è un vulnus nella Conferenza unificata, perché il Governo aveva preso un impegno formale. Che oggi è stato disatteso. Quanto è accaduto è inaccettabile: siamo di fronte a uno degli episodi più bassi tra Governo e Regioni”.
Come avete intenzione di procedere?
“Abbiamo deciso all’unanimità che la Conferenza unificata per noi funzionerà solo per i punti di diretto interesse delle Regioni e degli Enti locali. Per fare pressione nei confronti del Governo, perché se si prendono accordi vanno rispettati. Le cose non si fanno unilateralmente, altrimenti la Conferenza perde di valore; quindi, il Governo deve dare delle risposte”.
Concretamente, cosa succederà? Le Regioni avevano già impegnato per l’anno in corso risorse economiche per il funzionamento di molti servizi sociali. Dovranno rivedere le singole voci dei bilanci per recuperare del denaro?
“È chiaro che, con queste decurtazioni, tutto il sistema va in tensione: le Regioni, i Comuni dovranno mettere le mani nei servizi, e sarà un danno molto grave per i cittadini. Ma, ripeto, la responsabilità di tutto ciò è del Governo, e delle scelte che sta facendo, e cioè tagli pesantissimi sulle persone più deboli”.