Il Comune di Roma è parte civile nel processo per direttissima contro il rumeno che ha violentato una sua giovane connazionale lo scorso novembre


Pubblicato il 16.01.2006 in News Sociale

Violenza sessuale: il Tribunale accoglie la costituzione di parte civile del Comune di Roma. Assessore Gramaglia: ''Restiamo accanto alla ragazza e disponibili a intervenire in casi come questi con la nostra rete di assistenza e di servizi''.

La costituzione di parte civile del Comune era stata decisa dal sindaco Walter Veltroni e dall’assessore alle pari opportunità Mariella Gramaglia; il Tribunale ha riconosciuto l’importanza della partecipazione al processo del Comune di Roma, rappresentato dall’avvocato comunale Nicola Sabato, che peraltro ha messo a disposizione della ragazza – assistita dall’avvocato Teresa Manente, di Diffenza Donna – una serie di servizi di assistenza.

"Siamo soddisfatte per questa decisione, che è peraltro l’unica negli ultimi anni in Italia - ha commentato l’assessore alle politiche per la semplificazione, la comunicazione e le pari opportunità Mariella Gramaglia - Restiamo accanto alla ragazza e disponibili a intervenire in casi come questi con la nostra rete di assistenza e di servizi – ha detto ancora Gramaglia - anche se non possiamo non notare con preoccupazione come la violenza alle donne continui a rappresentare una tragica realtà quotidiana, di cui si rendono protagonisti anche ragazzi giovanissimi, come dimostra quanto accaduto a Napoli domenica all’alba”.

Il Comune di Roma sostiene l’attività del Centro antiviolenza di Torre Spaccata, gestito dall’associazione Differenza Donna, presso il quale si rivolgono ogni anno migliaia di donne in difficoltà, e quella della “Casa Internazionale dei diritti umani", gestito dall’associazione Telefono Rosa. Presso la Casa internazionale delle donne di via della Lungara, anch’essa sostenuta dal Comune di Roma, operano inoltre varie associazioni di giuriste e di psicologhe, che forniscono, anche gratuitamente, vari tipi di servizi a donne in particolare stato di bisogno.


Fonte: Redattore Sociale