La necessità di un interlecutore in ambito sanitario
Il Centro Astalli di Palermo e Catania e la Società Italiana di Medicina delle Migrazioni protagoniste di un seminario per favorire in Sicilia la creazione del Gr.I.S., il Gruppo regionale Immigrazione e Salute.
Far nascere anche in Sicilia il Gruppo Regionale Immigrazione e Salute, ovvero un patto per la tutela della salute dei migranti. Questo è stato lo spirito del seminario nazionale che si è svolto presso l’auditorium del Centro Educativo Ignaziano di Palermo, organizzato dal Centro Astalli di Palermo e Catania, dal Servizio di Medicina delle migrazioni del Policlinico di Palermo e dall’ambulatorio di medicina dei migranti dell’ospedale Cannizzaro di Catania.
“Il Gr.I.S. diventa un interlocutore fondamentale per un lavoro di rete che permetta di mettere insieme competenze e risorse per la piena tutela socio-sanitaria degli immigrati - ha detto il presidente della Simm (Società italiana di medicina delle migrazioni), Salvatore Geraci -. Puntare sul miglioramento della salute individuale, anche attraverso l’intervento delle istituzioni competenti, significa migliorare la salute collettiva. Se ieri eravamo nella fase dell’esclusione sociale degli immigrati, oggi siamo in quella del riconoscimento dei diritti e dell’accesso ai servizi, e domani speriamo di essere concretamente in quella della fruibilità reale delle strutture”.
Il seminario ha rappresentato un forum multidisciplinare di discussione che ha permesso di analizzare le politiche socio-assistenziali del nostro Paese in riferimento ai migranti e di identificare i bisogni al fine di favorire la piena fruibilità delle strutture sanitarie e realizzare una vera integrazione sanitaria.
“È bene ricordare che il 20% degli immigrati europei proviene dalla Sicilia. Gli sbarchi che avvengono a Lampedusa sono generalmente di gente proveniente da Paesi in guerra, fatta eccezione per marocchini e tunisini e non devono rappresentare l’universo dell’immigrazione. Solo se favoriamo un’immigrazione sempre più regolare potremo alleggerire i dati dell’immigrazione clandestina”, ha riferito Mario Affronti del Servizio di Medicina delle Migrazioni dell’azienda ospedaliera universitaria del Policlinico “Paolo Giaccone” di Palermo.
A fare una breve rassegna sul tipo di patologie di cui si ammalano gli immigrati è stato, il segretario Simm, I.El Hamad dell’unità semplice “Medicina delle Migrazioni e Day Hospital” del Dipartimento di malattie infettive di Brescia, che ha precisato come gli stranieri in prevalenza si ammalino di patologie nostrane e solo in una percentuale che oscilla dal 3 al 9% di patologie infettive.
“Per le donne immigrate la ‘malattia più grave’ resta purtroppo la gravidanza - ha detto El Hamad -. Sono diminuiti i casi di tubercolosi, che sono 7 per ogni 100 mila abitanti, ma è cresciuto l’Aids passando dal 3 al 18% dal 1994 ad oggi. L’aumento dell’Aids non è un problema legato all’etnia ma ad un loro accesso tardivo alle strutture per avere le terapie necessarie”.
L’obiettivo del seminario, che ha visto coinvolte associazioni di volontariato e del privato sociale, associazioni di immigrati, strutture sanitarie pubbliche, enti pubblici ed istituzioni, è stato soprattutto quello di elaborare un documento programmatico che risponda alle esigenze di tutti i partecipanti e possa trovare concreta attuazione nella realizzazione in Sicilia, del Gruppo regionale Immigrazione e Salute, come organismo della Simm.
Fra le principali finalità del Gr.I.S. c’è soprattutto quello di: promuovere e coordinare le attività sanitarie degli immigrati, individuare le aree critiche e gli eventuali percorsi di tutela dei migranti e costituire un forum per lo scambio a livello locale di informazioni e metodologie di approccio al paziente immigrato.
Ha moderato R.Giuliani, coordinatore medico di Medici Senza Frontiere, sottolineando come in vista del 2007, fra le problematiche urgenti da affrontare, ci sia quella dell’assistenza socio-sanitaria delle popolazioni neocomunitarie bulgare e rumene. Presenti all’incontro, anche, l’assessore provinciale alle Politiche sociali G.B.Mammana e l’assessore comunale all’Igiene e Sanità G.Patti.
Redattore Sociale