I senzatetto nel mirino della municipale di Bologna: ''Una cinquantina l'anno''


Pubblicato il 23.10.2008 in News Sociale

Non è un caso isolato la multa comminata a un senza fissa dimora bolognese: sono molti i senzatetto sanzionati, ''un dramma'' per chi cerca di uscire dalla povertà. Le testimonianze di Avvocato di Strada e Piazza Grande.
 

 

È “eclatante”, ma non è un caso isolato quello della multa inflitta a un senza fissa dimora colpevole di avere occupato il suolo pubblico con le sue “cose” intorno a una panchina di piazza San Francesco a Bologna. Sotto le Due Torri, infatti, come testimonia Iacopo Fiorentino di Avvocato di Strada, l’associazione che fornisce assistenza legale ai clochard in città, “il problema delle multe è consistente per tutti i senzatetto”: nel 2007 le persone che si sono rivolte all’associazione dopo aver ricevuto una sanzione sono state circa una cinquantina e “anche quest’anno ci aspettiamo di arrivare alla stessa cifra. Ma questi numeri rappresentano solo la punta dell’iceberg”, avverte Fiorentino. I clochard bolognesi “prendono multe per i motivi più svariati: può trattarsi dell’ammenda perché salgono sull’autobus senza biglietto, del ‘bivacco’ – introdotto negli ultimi anni come violazione amministrativa – per coloro che dormono e mangiano in strada, dello starsene in stazione senza avere un titolo di viaggio (una sanzione che serve soprattutto a mandar via le persone non desiderate dalla sala d’attesa). Abbiamo anche il caso di una persona multata perché non ha attraversato sulle strisce”.


Multe che le persone nullatenenti non possono permettersi di pagare, le cui conseguenze assumono i contorni del “dramma: i crediti accumulati attraverso le sanzioni amministrative restano, e con gli anni si raddoppiano o si triplicano. In questo modo, qualcuno arriva ad avere sulle spalle anche 10 o 15 mila euro di debito”, continua Iacopo Fiorentino. Un meccanismo che finisce per “diventare una pietra tombale sulla possibilità di uscire dalla vita della strada: non appena una persona riesce a trovare una casa e un lavoro, le piomba addosso il debito non saldato con i relativi pignoramenti”.


E di recente, aggiunge Leonardo Tancredi, presidente di Piazza Grande, l’associazione che si occupa dei senza fissa dimora in città, “i vigili si accaniscono anche contro i ‘venditori di strada’ del giornale dell’associazione tentando, sotto la minaccia di multa, di allontanarli dal centro storico”. Tancredi riporta “quanto riferito da diversi dei nostri venditori di strada” e cita il caso di “una nostra venditrice che quest’estate è stata multata tre volte in via dell’Archiginnasio: lì lei chiedeva anche le elemosina, ed è stata sanzionata per intralcio al transito dei pedoni”. Stesso destino (e stessa multa) per un altro senzatetto che, come spiega Fiorentino, “stava vendendo il mensile alla stazione dei treni”. Gli episodi, secondo Tancredi, si sarebbero intensificati “nelle ultime settimane, durante le quali cui c’è stato un po’ di accanimento verso i venditori da parte della municipale, probabilmente a seguito di una maggior richiesta da parte dei cittadini”.


Ma perché le multe a qualcuno che, essendo indigente, non può permettersi di pagarle? “L’impressione – continua Tancredi – è che si tenti di rendere i senzatetto meno visibili, perché la loro presenza entra in conflitto con i residenti e i commercianti”. Dunque, un problema di immagine, quando “la situazione delle persone senza fissa dimora dovrebbe essere di competenza dei servizi sociali, non di chi deve tutelare l’ordine pubblico”. E invece proprio due giorni fa i tutori dell’ordine si sono resi protagonisti di un episodio che Tancredi definisce “insensatamente eclatante”: una multa di 742 euro a Marco Farfallucci, senza fissa dimora colpevole di avere sistemato le sue cose intorno a una panchina di piazza San Francesco. Ovvero, secondo la municipale, di avere infranto l’articolo 21 del codice della strada, occupando abusivamente il suolo pubblico. L’intervento dei vigili, che hanno agito su richiesta di un commerciante, “è anche inutile – conclude Tancredi –: Marco, come tutti gli altri senza fissa dimora, non ha la possibilità di pagare. Si tratta di un provvedimento “inefficace e che andrebbe peggiorare la situazione dell’uomo qualora uscisse dallo stato di senza fissa dimora”.
 

 

Fonte: Redattore Sociale


Autore: ef