Permessi di soggiorno rinnovati presso i patronati e non più in Questura: bozza di intesa tra Ministero dell'Interno e le organizzazioni pubblicata su www.stranieriinitalia.it.
È lo scenario descritto da una bozza di protocollo d’intesa tra il Ministero dell’Interno e le organizzazioni che riuniscono i patronati, pubblicata in anteprima da www.stranieriinitalia.it, il portale dell’immigrazione.
Grazie a questo accordo, tra Viminale e patronati verrà creato un canale privilegiato che dovrebbe portare alla “semplificazione dei procedimenti necessari per il rilascio e il rinnovo” di permessi e carte di soggiorno. I patronati offriranno “assistenza e consulenza nell’attività di compilazione” delle domande e, contattando le Questure, potranno fornire informazioni sullo stato delle pratiche.
Affermano i responsabili di Stranieri in Italia: “In realtà il protocollo illustra solo un anello di questa catena e peraltro in maniera molto generale. Stando alla lettera, i patronati si limiteranno ad affiancare i cittadini stranieri e ad istruire le pratiche, ma chi le presenterà in Questura? E ancora, quanto costerà il servizio? Si pagherà anche per sapere a che punto è la propria pratica?”.
L’attuazione del protocollo, si legge inoltre nel documento, potrà coinvolgere anche “altri soggetti pubblici e privati”, con i quali il Viminale stipulerà apposite convenzioni. “Uno dei candidati più accreditati sembra essere Poste Italiane - continua il portale -: in futuro gli immigrati potrebbero quindi spedire per posta le domande di rinnovo”.
Redattore Sociale