Homelessness: il caso delle stazioni ferroviarie italiane


Pubblicato il 04.09.2012 in Rete Onds

 

L’homelessness è un fenomeno multidimensionale. Le esperienze delle persone senza dimora ed i mezzi per affrontare queste situazioni possono essere influenzate dal contesto geografico in cui vivono i senzatetto. L’homelessness è spesso considerato come un fenomeno urbano, tuttavia, può esistere anche nelle aree rurali costituendo ciò che è noto come "homelessness nascosto", fenomeno che può rappresentare un ostacolo in più per le persone che cercano di uscire dalla condizione di disagio e per i servizi che cercano di raggiungerli. 

Un ulteriore elemento chiave è la funzione dello spazio pubblico. I senzatetto sentono, spesso, la necessità di utilizzare lo spazio pubblico per sopravvivere, ma vengono regolarmente portati via da questi stessi spazi per soddisfare interessi commerciali o addirittura di apparenza. Lo spazio pubblico è spesso aperto solo a coloro che attuano comportamenti "socialmente corretti", spesso associati al consumismo. Alcune città europee utilizzano il sistema di giustizia penale per punire le persone che vivono in strada e che per strada dormono, mangiano e chiedono l’elemosina.

 

Alessandro Radicchi, direttore dell’ONDS, e Fabrizio Torella, Responsabile delle Attività Sociali d'Impresa di Ferrovie dello Stato Italiane, spiegano in un articolo, pubblicato sul magazine di FEANTSA (The European Federation of National Organisations Working with the Homeless AISBL), "Homeless in Europe", Estate 2012 (pp. 11-12-13), il fenomeno delle persone senza dimora all’interno delle stazioni ferroviarie italiane.


Autore: La Redazione di Shaker

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