Help Center di Genova contro gli sprechi alimentari


Pubblicato il 23.03.2016 in Rete Onds


Pasti per i poveri a costo zero: è l'esperimento della Onlus SoleLuna nella piccola stazione di Genova Cornigliano. Come si può riutilizzare il cibo venendo anche incontro alle necessità di chi si trova in difficoltà economiche

 

Il risultato? 60 cene al giorno interamente "riciclate", con le rimanenze della grande distribuzione e il cibo avanzato della mensa aziendale Ansaldo. Il progetto si chiama "Smart Food", e l'associazione propone di estenderlo altrove: "Su 20mila pasti all'anno per i bisognosi - spiega la presidente Paola Dameri - nel nostro bilancio i generi alimentari incidono solo per l'1%".

Il progetto è sviluppato dall'Associazione SoleLuna, ormai considerato nel territorio un soggetto pilota nel recupero di generi alimentari, che gestisce l'Help Center della rete Onds nella stazione di Genova Cornigliano, in locali concessi in comodato gratuito da Ferrovie dello Stato Italiane. L'Associazione opera a Genova dal 2002 e gestisce un servizio mensa che eroga 70 pasti al giorno a persone senza dimora che gravitano nell'area della stazione. Ha attivato anche un servizio medico-dentistico: dal 2013 il gabinetto dentistico ha visto raddopiare il servizio in quanto quello delle cure dentali è un settore poco coperto dai servizi, rispetto a bisogni primari, come mangiare e vestirsi. 

Genova Smart Food ha come obiettivo principale l'applicazione e diffusione di buone pratiche di recupero del cibo in avanzo che finirebbe nella spazzatura; il cibo viene raccolto dalle principali filiere (Grande distribuzione, mense scolastiche e aziendali) e da soggetti minori (piccoli negozi, bar, ristoranti) e viene assegnato a organizzazioni che operano nel sociale. I destinatari del progetto non sono solo i beneficiari diretti (coloro che ricevono il cibo salvato dalla pattumiera) ma anche i beneficiari indirretti: gli erogatori, i volontari e la città tutta che migliora il proprio comportamento nel confronto del cibo, riducendo contestualmente la produzione di rifiuti.

Anche altre città stanno sviluppando iniziative che contrastano gli sprechi alimentari: a Torino con "Last Minute Sotto Casa" ha preso il via la app del Politecnico che segnala gli sconti sul fresco invenduto più vicino casa; Milano con "Salva la merenda” dà la possibilità agli studenti di portare a casa frutta e merendine lasciate sui vassoi; a Bologna un ipermercato Conad sfama 900 persone regalando gli scarti; a Firenze "Senza spreco" una piattaforma online sviluppa idee e progetti per il riuso alimentare, a Roma "Il pane a chi serve" grazie al quale una rete di fornai recupera il pane invenduto; a Napoli "Cuori di Sfogliatella" regala l'invenduto ai poveri: circa mille pezzi al mese di rosticceria e 1.200 di pasticceria; a Bari "Incontra", una catena di solidarietà alimenta ogni sera la mensa alla stazione; e infine a Palermo “Addio spreco”, la staffetta quotidiana che aiuta a mangiare chi ha un reddito basso. 


Fonte: Repubblica, FeedingKnowledge, Redazione, Rapporto Onds 2014 e 2013