Una rappresentativa degli immigrati a Palermo e una degli agenti della Polizia del Commissariato di San Lorenzo, Ufficio immigrazione, si sono sfidati ieri in una partita di calcio al “Velodromo Borsellino”.
L’iniziativa denominata “Stranieri, non estranei” è stata organizzata dalla Caritas diocesana, dal Centro Astalli e dal Centro Studi Arnao in occasione della giornata internazionale del rifugiato, promossa dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr).
“È questa la prima volta che si disputa una partita con una rappresentativa della Polizia in tutta Italia – ha dichiarato Mohamed Cissè, responsabile dello sportello immigrati della Caritas diocesana – e quindi questo evento rappresenta una iniziativa dal valore simbolico anche a livello nazionale. È un modo per dimostrare le buone relazioni umane esistenti tra la Questura di Palermo e gli immigrati della città di Palermo”.
L'ufficio di Gabinetto del Questore già da tempo aveva attivato la macchina organizzativa, trovando il campo di gioco che, non a caso, è quello intitolato al giudice Paolo Borsellino. “Plaudo all’iniziativa che mette in evidenza un tema di cui la società civile si interessa poco e favorisce l’integrazione di questi nostri fratelli – spiega il direttore della Caritas diocesana, mons. Benedetto Genualdi –. Spesso si fa confusione tra l’immigrato e il clandestino, senza riflettere che gli immigrati provengono da territori in conflitto e chiedono asilo e sono tutelati dalla legge”. Della formazione degli immigrati i giocatori sono lavoratori, studenti e rifugiati e alcuni di loro hanno anche giocato in piccole squadre nel loro paese di origine. Prima dell’inizio della gara si è esibito il coro dei bambini dell’Unicef con Rino Martinez.