Giornalismo per il sociale 2011


Pubblicato il 31.03.2011 in Eventi

Multiculturalità, immigrazione, mafia e disabilità fra le “emergenze” raccontate dai vincitori del premio Sodalitas: 288 i partecipanti, 450 gli elaborati inviati, 4 i giornalisti premiati (più una studentessa)

 

Multiculturalità, immigrazione, mafia e disabilità sono alcune delle "emergenze" raccontate dai vincitori del premio Sodalitas "Giornalismo per il sociale 2011", giunto alla nona edizione e dedicato agli operatori dell'informazione che si sono distinti per aver approfondito temi di particolare rilevanza sociale e umanitaria. 288 i giornalisti partecipanti, 450 gli elaborati inviati, 4 i giornalisti premiati (più una studentessa della Scuola di giornalismo) e 3 le menzioni speciali tra le quali, per la prima volta, una dedicata alla fotografia.
 
I premi sono andati a Anna Alberti (Marie Claire) per il servizio "E se l'ombelico del mondo fosse qui?" dedicato alla storia dell'Esquilino Young Orchestra, ensemble multietnico di giovani attori e musicisti di origine straniera; Gabriele Lo Bello di "Tg2 Storie" per il servizio "A cento passi dal Vesuvio", che racconta l'avventura di tre emittenti radiofoniche anti-clan (Radio Siani, Radio Onda Pazza, Radio Sca);  Marialuisa Pezzali del programma "Italia in controluce" di Radio24, per il servizio "La cucina che fa bene" sul "Ristorante" di Settimo Torinese dove lavorano persone affette da disturbi psichici; Giorgio Fontana per "Via Padova", cronaca della vita quotidiana in uno dei quartieri più multietnici di Milano pubblicata sul portale mixamag.it. Nella categoria Giovani giornalisti, è stata premiata Alessandra Dal Monte (Scuola di giornalismo Walter Tobagi di Milano) per il servizio "Che fatica pagare gli alimenti: papà separati, i nuovi poveri", sulle storie degli ormai 50mila padri separati in difficoltà economica, che spesso finiscono nei dormitori.
 
Menzioni speciali per Veronica Bianchini (Vanity Fair) con il servizio "Se le lettere ballano, io non valgo" sulle storie dei bambini dislessici e delle loro famiglie"; Milla Prandelli dell'associazione "Kissing the sky" con il servizio fotografico "Sguardi di pace. Guardiani di pace. Viaggio in Afghanistan al seguito delle forze armate italiane", che racconta il lavoro dei nostri militari in supporto alla popolazione afghana; Riccardo Staglianò (Repubblica.it), per il servizio "Una giornata italiana (che succederebbe se non ci fossero più gli immigrati)", un format "cross-mediale" con testo, audio, video e animazione che consente al lettore di decidere il percorso della storia, composto da 24 fotogallerie con audio originale da circa 2 minuti l'una, più altrettante schede di testo e tre testi "generali" sul tema con cartine geografiche e una cronologia interattiva.
 
"Il Premio è come un osservatorio prezioso per monitorare l'attenzione che i mezzi di informazione dedicano alle emergenze sociali - ha dichiarato Ugo Castellano, consigliere delegato di Fondazione Sodalitas -. Quest'anno sembra che alcuni temi come la droga, l'Aids, il bullismo, seppure tutt'altro che risolti, siano usciti dall'agenda del Paese. Sono invece balzati alla ribalta altri problemi come le nuove povertà, il precariato, l'immigrazione, il sovraffollamento delle carceri". La giuria, presieduta da Stefano Zamagni, presidente di agenzia per le Onlus, ha assegnato un premio speciale anche a Enrico Mentana, direttore del Tg di La7.


Autore: ar