Genova, operatori sociali in agitazione per il rischio di tagli ai servizi


Pubblicato il 29.01.2008 in News Sociale

Proseguono gli incontri tra comune, cooperative e Asl. L'obiettivo: realizzare entro sei mesi la mappatura dei bisogni in vista della possibile riduzione del bilancio comunale.
 
Le voci si rincorrono, gli appuntamenti si infittiscono e anche le occasioni già programmate di incontro – come convegni e tavole rotonde – si attualizzano alla luce di possibili tagli ai servizi sociali. A ottobre il Comune di Genova aveva annunciato un “buco” di bilancio per il 2008 quantificabile in 50 milioni di euro, si trattava in realtà di una diminuzione delle disponibilità: da 120 a 70 milioni per il complesso dei servizi erogati dall’amministrazione. Il sindaco e la giunta avevano subito rassicurato che i tagli non avrebbero investito i servizi sociali, si potevano al massimo studiare forme di risparmio.

 

A Natale però gli educatori organizzati intorno al sindacato RdB/Cub avevano nuovamente ricordato il rischio tagli evidenziando la sordina messa alla notizia. Il 10 gennaio, in Consiglio comunale l’assessore ai servizi sociali Roberta Papi, sollecitata dall’intervento in aula di Sandro Frega (consigliere Pd e esponente del mondo cooperativo), ha infine rassicurato: “Per i primi sei mesi dell’anno i servizi sono garantiti integralmente”, bisognerà però fare in questo lasso di tempo “un’attenta analisi dei bisogni di oggi, ridurre le spese e attivare politiche di fundraising”. Il Comune ha così dato avvio, il 16 gennaio, a tavoli di confronto tra gli assessorati coinvolti (Servizi sociali, Politiche giovanili e Infanzia), i municipi e gli enti di terzo settore; parallelamente sono partiti anche gruppi di lavoro misti Asl e distretti sociali comunali per l’integrazione dell’offerta socio-sanitaria.

 

La settimana scorsa si è chiusa con il seminario “Terzo settore ed enti locali: supplenza o consapevolezza” tenuto da Tommaso Vitale - docente di Programmazione sociale, di organizzazioni a rete e sviluppo locale all’Università di Milano Bicocca – per conto del circolo di studio sul lavoro sociale “Oltre il giardino”. Questa settimana si apre invece con l’assemblea dei lavoratori del settore: oggi presso la federazione genovese RdB/Cub, in via Balbi, gli educatori e gli operatori del terzo settore discuteranno dei tagli al bilancio, del rinnovo contrattuale e delle possibili mobilitazioni. Domani invece sarà la volta della tavola rotonda “L’educatore professionale: ancora alla conquista di un ruolo?”.

 

L’appuntamento è alle 9.30 presso la Sala del consiglio camerale della Camera di commercio di Genova, in via Garibaldi 4. Nell’incontro sarà presentato il nuovo libro di Onorina Gardella “L’educatore professionale” (FrancoAngeli, Milano 2007); seguiranno poi, a toccare i differenti aspetti della questione, gli interventi di Sandro Fega, vicepresidente Legacoop Liguria; Etta Rapallo, educatrice Coopsse; Paola Giordanella, educatrice “Buon Pastore”; Roberto Gasparini, facoltà di Scienze della formazione, Università di Genova; Lucio Padovani, presidente della cooperativa La Comunità; e Annalisa Balloi, rappresentante dell’organizzazione di categoria Anep. Le conclusioni della tavola rotonda saranno affidate a Mario Calbi, ricercatore sociale e docente universitario già assessore dei servizi sociali a Genova negli anni ottanta. Anselmo Roveda
 

 

Redattore Sociale