Genova, dalla provincia nuovi incentivi all'assunzione di lavoratori a rischio esclusione


Pubblicato il 20.10.2006 in News Sociale

L'Amministrazione stanzia 500 mila euro per incentivare la trasformazione dei contratti a termine in rapporti di lavoro stabili. Privilegiati disabili, ex-carcerati, ex-tossicodipendenti e soprattutto le donne, il 65% delle fasce a rischio.

Dal capoluogo ligure nuovi incentivi contro il precariato dei lavoratori a rischio di esclusione sociale. La Provincia di Genova ha stanziato 500 mila euro per incentivare le aziende all’assunzione a tempo indeterminato delle persone considerate meno appetibili nel mercato del lavoro, disabili, soggetti in situazione di svantaggio sociale, ex detenuti e d ex tossicodipendenti, ma anche donne e ultraquarantenni.

Un fondo che incentiva le aziende alla trasformazione dei contratti di lavoro a termine in rapporti di lavoro stabili e duraturi e che prevede erogazioni fino a un massimo di 5000 euro per ogni assunzione stabile. L’iniziativa della Provincia si sviluppa attraverso l’azione dei Centri per l’Impiego in sinergia con l’INPS e, come ha sottolineato il Presidente dell’Amministrazione Provinciale Repetto, sarà possibile incrementare ulteriormente gli stanziamenti.

La Provincia di Genova partecipa inoltre al Programma P.A.R.I., finanziato dal Ministero del Lavoro,  che prevede incentivi alle aziende per l’assunzione di disoccupati, con particolare attenzione alle donne, ai cittadini immigrati, ai disabili e alle persone soggette a misure restrittive.

A settembre erano già 48 i lavoratori beneficiari di contributi individuali di sostegno al reddito e 17 le aziende che hanno aderito al Programma richiedendo personale.

Attraverso l’istituzione del nuovo Fondo, la Provincia auspica un ulteriore incremento dei posti di lavoro a tempo indeterminato, partendo proprio da quei soggetti che per la loro particolare situazione rischiano l’esclusione del mercato, in particolare le donne. Il “sesso debole” rappresenta oltre il 65% delle fasce a rischio e “la prima sperimentazione degli incentivi alle aziende – ha dichiarato Repetto – ha già fatto assumere 12 donne”.

La nuova rete territoriale con capofila i CPI della provincia genovese, ha già permesso la ricollocazione del 50% dei lavoratori presi in carico.

 

Redattore Sociale


Autore: md