Uno spazio di 1500 metri quadrati messi a disposizione del Comune di Milano da Grandi Stazioni. Un servizio di prima accoglienza per i migranti
Accade con Ferrovie dello Stato che ha lanciato in passato un'iniziativa di responsabilità sociale diventata oggi una rete europea tra 12 operatori del settore ferroviario che contribuisce a risolvere i problemi legati al disagio sociale. Sofia e Lussemburgo sono infatti le ultime di una lunga lista di città dove sono sorti degli help center, centri sorti negli scali ferroviari gestiti da amministratori locali e terzo settore per dare le prime risposte alle persone disagiate che transitano nelle stazioni. A raccontate il progetto Fabrizio Torella, responsabile delle attività sociali di Ferrovie dello Stato a margine dell'inaugurazione dellì'Hub riservato ai migranti in stazione Centrale.
"Dal 2008 abbiamo creato una sinergia con altre reti ferroviarie che avevano il problema del disagio nelle stazioni. Il primo gemellaggio è partito con la Francia dove è stato creato un help center a Gare du Nord, poi si sono unite altre società per un totale di 12 aderenti che hanno sottoscritto la Carta europea della Solidarietà" ha spiegato Torella. "Occorre evitare di dare risposte affrettate o di breve durata. Noi come Fs abbiamo proposto questo modello: la gestione degli spazi che diamo in comodato d'uso, utilizzati grazie da altre imprese, terzo settore e istituzioni. Non vogliamo diventare operatori sociali ma ci rendiamo conto che la nostra attività deve allargarsi a campi che non rientrano nel business". In Italia si contano 15 help center creati nelle grandi stazioni. "Tutte queste iniziative sono finalizzate a coniugare la sicurezza, dei nostri clienti e delle nostre stazioni, oltre che della collettività, con la solidarietà" ha concluso.
Sono 10 le nuove docce, installate nell'hub migranti della stazione Centrale nel sottopasso Mortirolo, il cui uso sarà aperto il 24 novembre, ai profughi come parte delle procedure di prima accoglienza. Lo spazio docce è composto di quattro cabine per le donne e sei per gli uomini, oltre a due aree spogliatoio. Per il presidente di Progetto Arca Alberto Sinigallia "oggi inaugura la nuova sezione di docce per venire incontro ai problemi sanitari dei profughi, come a quello della scabbia". Ai profughi viene dato un kit igienico sanitario fornito da Terre des hommes, contenente beni di prima necessità e per l'igiene personale. Oltre che per i profughi, le nuove docce, realizzate durante l'estate dai militari del sesto reggimento dell'esercito (e 'firmate' con un '6' fatto di piastrelle rosse), saranno a disposizione anche delle persone senza dimora ospiti di Sos stazione centrale.