Locomotive a vapore, carrozze storiche e viaggiatori pronti a lasciarsi trasportare lungo percorsi dimenticati. Cresce ogni anno il numero di italiani e stranieri che apprezzano la possibilità di viaggiare su un convoglio d’epoca percorrendo antiche tratte dismesse alla scoperta di borghi e paesaggi meno noti
Probabilmente questo genere di turismo è destinato ad aumentare ancora di più: nel 2017 è stato approvato in Senato il disegno di legge A.S. n. 2670, dopo il parere positivo dalla Camera dei deputati, che ordina disposizioni per l’istituzione di ferrovie turistiche mediante il reimpiego di linee in disuso o in corso di dismissione situate in aree di particolare pregio.
Il provvedimento si compone di 11 articoli e nell'articolo 2 si citano le prime 18 linee interessate, a cui si aggiungeranno altre successivamente. Questi tratti di ferrovia possono essere gestiti da associazioni e organizzazioni di volontariato operanti nei settori ferroviario, turistico, culturale e ambientale.
La Fondazione FS Italiane, nata nel 2013, contribuisce già da anni a dare un forte impulso a questo tipo di turismo: lento, sostenibile e unico nel suo genere. In circa sei anni sono stati recuperati oltre 650 chilometri di binari, grazie al progetto “Binari senza tempo” e sono state fatte viaggiare centinaia di migliaia di passeggeri (130mila nel biennio 2016/2017, mentre il 2018 è arrivato a quota 100mila circa).
In un Paese come l’Italia, tra le mete preferite dai turisti stranieri, la nuova normativa consentirà di dare forza alle idee e ai progetti che nascono a livello locale dedicati alla mobilità dolce, sostenibile, e alla scoperta di territori di pregio naturalistico e archeologico.