I dati diffusi oggi dall'Istat sulla povertà delle famiglie restituiscono un quadro drammatico. Si conferma e si consolida sempre di più, infatti, il profondo disagio vissuto da molti italiani, costretti a tagliare persino sulla spesa alimentare e sulle cure sanitarie.
È quanto si legge in una nota congiunta di Federconsumatori e Adusbef. L'11% delle famiglie si trova sotto la soglia di povertà relativa, 9 milioni di cittadini sono costretti a rinunciare a curarsi perchè non possono permetterselo, i consumi alimentari scendono in misura marcata, soprattutto per le famiglie a reddito fisso, costrette a modificare il proprio menu rinunciando a carne e pesce.
L'Osservatorio nazionale Federconsumatori ha calcolato che, a causa della grave situazione economica, la 'spending review' delle famiglie, ovvero il taglio al proprio budget di spesa, ammonterà quest'anno a ben -957 euro. A peggiorare la situazione, inoltre, l'aumento di prezzi, tariffe e tasse contribuirà in maniera pesante ad allargare l'area di povertà nel nostro Paese. "In questo allarmante scenario non è tollerabile che il Governo rimanga inerte. È necessario che si attivi subito avviando provvedimenti per il rilancio del potere di acquisto delle famiglie, prima che la situazione sprofondi", dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, Presidenti di Federconsumatori e Adusbef.
Prima di tutto bisogna disporre un blocco di prezzi e tariffe, cresciuti in maniera incredibile ed ingiustificata nel corso dell'ultimo anno. Ma gli interventi sul lato della domanda non bastano: per una ripresa dell'economia è indispensabile avviare una ripresa degli investimenti per lo sviluppo tecnologico e per la ricerca. Senza crescita e sviluppo la nostra economia non andrà lontano. (DIRE)