Spinnewijn, direttore della Federazione europea delle associazioni che si occupano di senza dimora al convegno dell’Osservatorio nazionale sul disagio e la solidarietà nelle stazioni (Onds). “Per l'Ue la rimozione della povertà è un obiettivo primario”
“I risultati di questa politica comunitaria nei confronti della homelessness sono visibili fin d'ora”. È quanto ha affermato Freek Spinnewijn, direttore di Feantsa, la Federazione europea delle associazioni nazionali che si occupano di persone senza dimora, durante la prima parte del convegno conclusivo del progetto “La Linea Gialla – Solidarietà nelle stazioni”, in corso a Roma organizzato dall’Osservatorio nazionale sul disagio e la solidarietà nelle stazioni (Onds). Per Spinnewijn, “questo è un momento di transizione nel quadro politico globale dell'Unione Europea: Il 17 giugno 2010 il Consiglio Europeo ha adottato la nuova strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. Per la prima volta che l'Ue ha indicato come obiettivo primario la rimozione della povertà nell'intenzione di sollevare nei prossimi dieci anni almeno 20 milioni di cittadini dal rischio di indigenza e esclusione sociale”.
Il progetto, finanziato dal ministero del Lavoro e delle Politiche sociali in occasione dell'Anno Europeo della lotta alla povertà e all'esclusione sociale, si inquadra nel campo della promozione sociale in ambito urbano, con specifico riferimento ai temi legati al disagio sociale nelle stazioni e nei poli ferroviari. Obiettivo del progetto è il rafforzamento della rete degli Help Center nelle stazioni italiane attraverso il consolidamento delle prassi di cooperazione istituzionale con percorsi di ricerca - intervento e formazione, sviluppati nell’arco di 10 mesi. Presenti al convegno anche i protagonisti del progetto: Alessandro Radicchi presidente della cooperativa sociale Europe consulting Onlus, socio Fio.psd ed ente gestore dell’Help Center di Roma Termini, Mauro Moretti, amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, Luca Pacini, responsabile dell’Area welfare, scuola e immigrazione dell’Anci, Associazione nazionale comuni italiani e tutte le organizzazioni che gestiscono gli Help Center della rete. “La presenza al convegno di attori privati e istituzionali e del terzo settore attraverso le rappresentanze dei centri della rete Onds – ha sottolineato in conclusione Radicchi - , testimoniano come l’Osservatorio valorizza la corresponsabilità dei diversi attori e l'efficienza della metodologia”.