Emergenza homeless a Catania: la Caritas chiude per ristrutturazione


Pubblicato il 27.07.2013 in Rete Onds


L'Help Center della stazione si ferma per un mese, allarme pasti e docce per i senzatetto. L'assessore Trojano incontra le associazioni e i religiosi: "Giovedì avremo un quadro più chiaro". Don Francesco: "Costretti a chiudere per problemi igienico-sanitari"


L’assessore all’Armonia sociale (fantasioso nome utilizzato dal sindaco Bianco per i Servizi sociali) costretto a mettersi al lavoro per fronteggiare la prima grana che investe direttamente il suo assessorato. L’Help Center della Caritas, situato nei pressi della stazione centrale di Catania, chiuderà i battenti per ristrutturazione dal 5 agosto al 1 settembre. La comunicazione arriva con un cartello posto proprio in queste ore all’ingresso della sede.

Punto di riferimento per homeless e indigenti in città, il centro diurno della Caritas a Catania (organismo dell'arcidiocesi finanziato con i fondi dell'8xmille) fornisce quotidianamente le docce, i posti letto e soprattutto circa 200 pasti (140 in sala e 60 consegnati dai volontari delle unità di strada) distribuiti ogni giorno alle 19 ai senza fissa dimora. Mentre i volontari si attrezzano per trovare luoghi alternativi dove preparare i pasti, i religiosi si sono adoperati per risolvere l’emergenza pulizia e alloggio. Eppure bisognerà fare i conti con le ferie.

Nelle ultime 24 ore l’assessore psichiatra Fiorentino Trojano si è fatto carico del problema del quale è venuto a conoscenza poco prima per via informale e si è messo subito in moto per dare un contributo formale da parte delle istituzioni. "Ieri pomeriggio ho incontrato i volontari della Caritas che mi hanno prospettato le loro criticità, non potranno fornire i pasti nei giorni del 7, 14, 15, 19, 20, 21, e 28 agosto – spiega – stamattina, invece, c’è stata una riunione con le associazioni volontariato. Giovedì ci aggiorneremo per un coordinamento definitivo che sarà frutto della definizione dei vari incontri e su questa base cercheremo fronteggiare questa vera e propria emergenza umanitaria".

Ci si chiede, però, il motivo per cui una semplice ristrutturazione sia diventata addirittura un allarme sociale. Opinabile, poi, la scelta di eseguire i lavori nel mese di agosto, periodo in cui, secondo tutti i sociologi, servirebbe maggiore impegno e più assistenza ai soggetti svantaggiati. Infine, la situazione mette in risalto la totale assenza di strutture cittadine specializzate in grado di fronteggiare il soccorso e il sostegno sociale in qualsiasi periodo dell'anno. Oggi sono in gran parte le associazioni di volontariato a farsi carico della solidarietà.

"I lavori nella sede dell’Help Center di Catania sono stati programmati da più di un mese e sono ormai improcrastinabili a causa dei problemi igienico-sanitari derivati dagli scarichi otturati e dai danni agli impianti elettrici. Abbiamo spurgato le tubature e bisognerà smantellare i servizi igienici, ma la nostra struttura è vecchia e obsoleta, i dormitori non sono più sufficienti e i bagni sono ridotti male – spiega don Francesco, attuale viceresponsabile della Caritas diocesana di Catania – Pensavamo di poter risolvere tutto con le nostre forze, abbiamo preparato persino un vademecum frutto di una riunione con tutte le mense e realtà assistenziali cristiane della città, proprio per non lasciare nulla al caso e per continuare ad essere un punto di riferimento per i nostri utenti. Ma noi viviamo di volontariato e di carità umana e mettiamo nel conto che qualcuno possa ripensarci e decidere di chiudere anche all’ultimo momento, soprattutto ad agosto".

Per quanto riguarda le mense, la Caritas si appoggerà prevalentemente al centro delle suore di Madre Teresa di Calcutta e in alternativa alla parrocchia del Santissimo Sacramento ritrovato di via VI aprile. Per questo don Francesco fa appello a tutti i catanesi. Docce e servizi igienici saranno in via di San Giuliano, i dormitori saranno dislocati in strutture già utilizzate in diverse parti nel centro storico. "Ciò che ci interessa sono soprattuto i pasti, non vorremmo mai che qualcuno rimanesse senza mangiare anche per un solo giorno. Per questo chiunque voglia aiutarci, fino al 2 agosto, può venirci a trovare dalle 8.30 alle12 all’Help Center in piazza Giovanni XXIII angolo viale Africa oppure telefonare al 095.530126 per partecipare e dare la propria disponibilità a supporto della Caritas e dell’attività di volontariato".


Autore: Luca Ciliberti
Fonte: La Sicilia