“Dove”, la mappa dell’accoglienza per i più bisognosi


Pubblicato il 31.03.2014 in News Sociale

 

La Comunità di Sant’Egidio presenta una guida per i poveri Gli indirizzi dove dormire, mangiare e trovare assistenza

 

 

Una guida per i più sfortunati, i più poveri. Grazie alla Comunità di Sant’Egidio da oggi sarà distribuita a tutti i senza fissa dimora e alle famiglie più bisognose, una guida per orientarsi, e in cui saranno indicati tutti i luoghi dove è possibile ricevere assistenza e accoglienza.

Si chiama “Dove”, e per la prima volta viene distribuita in Veneto, mentre già esiste a Roma, Milano, Genova e Napoli. Grazie a questa guida, che sarà smistata anche alle varie associazioni, i più poveri sapranno dove e a chi rivolgersi per avere un pasto caldo, un posto in cui dormire e dove potersi lavare. «Abbiamo cercato di colmare un vuoto» ha spiegato Mirko Sossai della Comunità di Sant’Egidio. «Questa guida non è rivolta solamente ai poveri ma anche a chi vuole aiutarli». Sfogliando la guida si scopre che per mangiare ci si può rivolgere alla cucine popolari di via Tommaseo 12, dove dal lunedì al sabato, sia a pranzo che a cena, si può andare a mangiare con 2,50 euro. Oppure al centro diurno “La bussola”, senza dimenticare le cene distribuite per strada proprio dai volontari della Comunità di Sant’Egidio e dell’associazione “Noi sulla strada” alla stazione (circa 440 pasti serviti a settimana). Per dormire al caldo ci si può rivolgere all’asilo notturno in via del Torresino gestito dalla cooperativa Cosep o alla Casa a colori di via del Commissario, mentre per lavarsi e sciacquare i panni c’è il servizio docce alle cucine popolari, di casetta Borgomagno e quello all’Arcella offerto sempre da “La bussola”.

Questi sono solo alcuni dei punti dove i bisognosi possono rivolgersi, perché la guida contiene anche gli indirizzi di punti d’ascolto, documenti, supporto legale, assistenza sanitaria e assistenza nella ricerca di un lavoro. «In questi giorni abbiamo letto delle ordinanze contro gli accattoni molesti» ha evidenziato Sossai «ma vorrei che la gente capisse che non dobbiamo difenderci dai poveri, ma difendere i poveri, perché ormai sembra diventata molesta la loro semplice presenza».

Presenza che ormai non è più rappresentata solamente dai clochard, perché sono sempre di più le famiglie che si rivolgono ai servizi sociali o alle associazioni. «Il mondo dei poveri ormai non è composto più solo dai barboni» hanno spiegato Alessandra Coin e Nicoletta Ariani, volontarie della Comunità «ma c’è un mondo di persone che vive con piccoli sussidi e sono adulti che magari hanno una casa ma non hanno nient’altro. Credo che bisogna pensare a una città che guardi al futuro partendo da come questa città guarda ai suoi poveri. Con questa guida speriamo di avvicinare anche altri volontari, che già sono aumentati del 20% in un anno, e creare rete con tutte le associazioni e i mondi che si occupano di questa problematica».

Domenica 6 aprile intanto, alla chiesa Santissimi Angeli Custodi alla Guizza, alle 11.30, la Comunità di Sant’Egidio ha organizzato una messa in memoria di Modesta Valenti, una donna senza fissa dimora morta nel 1983 a Milano, perché a causa del sua cattiva igiene non venne caricata sull’ ambulanza.

 

Per scaricare le guide 2014 DOVE puoi visitare il sito della Comunità di Sant'Egidio


Autore: Luca Preziusi
Fonte: Il Mattino