Donne senza dimora, arriva l'assistenza legale ad hoc


Pubblicato il 18.09.2008 in News Sociale

Sfrattate perché rimaste sole, in lotta per conservare la tutela dei figli o sottoposte a sopraffazioni di aguzzini che le costringono alla prostituzione. Da oggi saranno difese da Avvocato di strada in uno sportello legale loro dedicato.
 
Dare un’assistenza legale ad hoc alle donne senza fissa dimora, ultime tra gli ultimi’ perché sottoposte più degli altri ad abusi, sopraffazioni e violenze. E offrire una sponda di legalità anche per le vittime della tratta e della prostituzione, soggetti per cui è più difficile arrivare alla denuncia e quindi alla liberazione dalla schiavitù. Si chiama “Strada, femminile, singolare” il progetto di tutela legale alle donne in situazione di disagio avviato da Avvocato di strada e Fiori di strada di Bologna: grazie al finanziamento di Coop Adriatica, l’associazione di legali aprirà uno sportello gestito da un team specializzato in questioni di genere. Il bacino d’utenza dello sportello comprende le donne senza fissa dimora (secondo Avvocato di strada, una percentuale compresa tra il 30 e il 40% del migliaio di persone senzatetto a Bologna), ma anche straniere in situazione di disagio.

Del servizio usufruiranno inoltre le donne sottoposte a violenza e costrette alla prostituzione seguite da Fiori di Strada, associazione bolognese che dal 2006 ad oggi ha strappato 52 persone dallo sfruttamento del crimine organizzato. “Abbiamo deciso di fare il progetto insieme a Fiori di strada anche perché l’associazione può fare da ponte tra noi e le donne obbligate a prostituirsi, persone che subiscono ogni forma di abuso” spiega il presidente di Avvocato di Strada Antonio Mumolo. A Fiori di Strada, “la collaborazione darà l’opportunità di ampliare il campo d’attività anche al di fuori della prostituzione, che ora riguarda il 90% dei casi – spiega il presidente Antonio Dercenno – e consentirà di avere un contatto legale in ogni angolo d’Italia”. Avvocato di strada dispone infatti di 17 sportelli su tutto il territorio nazionale: nel 2007, le assistite dall’associazione sono state 349, pari al 37% dell’utenza totale.

Le donne che si sono rivolte allo sportello bolognese di Avvocato di strada nel corso dell’anno passato sono 41, il 28% su un totale di 106 utenti. Il motivo più ricorrente (12 casi) si riferisce a problemi con l’abitazione: “Capitano spesso casi di donne che rimangono sole e per questo vengono sfrattate dai loro appartamenti” dice Mumolo. Arriva a 11 il numero di donne impegnate a risolvere questioni legate ai permessi di soggiorno, e non manca chi si è rivolto ad Avvocato di strada per risolvere problemi sul lavoro o licenziamenti (7 persone): “A volte si tratta di badanti che non vengono pagate o subiscono maltrattamenti” spiega il presidente. Sei i casi peggiori, relativi a reati contro la persona, minacce o violenze.

Il progetto, tra i vincitori del bando “C'entro anch’io 2008 – 2009” si è aggiudicato un finanziamento di 20 mila euro da parte di Coop Adriatica, più la quota di denaro proveniente da coloro che desidereranno devolvere il loro ristorno. Lo sportello, situato nella sede di Avvocato di strada di via Ludovico Berti sarà aperto a partire da ottobre per il secondo e il quarto mercoledì del mese dalle 15 alle 17. (
 

 

Fonte: Redattore Sociale


Autore: ef