Ddl contro lo spreco del cibo, proposta bipartisan


Pubblicato il 04.10.2011 in News Sociale

Evitare lo spreco di cibi invenduti in bar, ristoranti e piccoli alimentari e consentire che vengano distribuiti ai poveri. 

È quanto prevede un disegno di legge bipartisan presentato a Palazzo Madama. A illustrarlo i firmatari Luigi Grillo e Angelo Maria Cicolani (Pdl), il senatore Pd Luigi Vimercati più monsignor Enrico Feroci, presidente della Caritas diocesana di Roma, e Carlo Sangalli, presidente della Confcommercio. Il testo 'anti-spreco' semplifica le norme previste dalla cosiddetta 'legge del buon samaritano' (la n. 155 del 5 giugno del 2003), eliminando gli ostacoli per i piccoli esercizi commerciali. "Il provvedimento proposto - spiega Grillo - mira a liberare le grandi potenzialità delle micro-donazioni, effettuate da piccoli e medi esercenti a favore delle comunità". Si tratta, continua, "di tutta una serie di protocolli sanitari e fiscali assolutamente da cancellare, che rendono problematico il trasporto di cibo per un'azienda che non appartiene alla grande distribuzione". Secondo i dati della Coldiretti, riportano i firmatari del ddl contro gli sprechi alimentari presentato al Senato, ogni anno nel nostro Paese finiscono in discarica ben 10 milioni di tonnellate di alimenti, per un valore totale di 37 miliardi di euro: basterebbero a sfamare 44 milioni di persone, ossia più della popolazione di una Nazione come la Spagna.

"Se per esempio riducessimo gli sprechi di un 20 per cento - sottolinea Cicolani - si potrebbero soddisfare le esigenze di 8 milioni di poveri". Per Vimercati si tratta di rimarcare che la solidarietà " è un elemento fondativo del nostro Paese". E, se nel suo intervento, Carlo Sangalli evidenzia i pericoli di "un sistema Welfare che arretra in un disagio crescente", monsignor Feroci torna a parlare di una card per i poveri. E spiega: "Come Caritas è dall'anno scorso che proponiamo una carta che permetta ai meno abbienti di ritirare i prodotti in scadenza nei negozi". (DIRE)