L’assessore Martini (Prov. Firenze) a nome delle province toscane. ''Il fondo per la non autosufficienza? Siamo al nulla''
“Cosa chiediamo al governo? Un segnale di attenzione. Colpisce l’insensibilità mostrata soprattutto sul tema della non autosufficienza, nonostante le rassicurazioni del ministro La Loggia sul portare la questione in Consiglio dei Ministri siamo ancora al nulla”. Alessandro Martini, assessore alle politiche sociali alla provincia di Firenze, raccoglie e rilancia così le istanze espresse dagli assessorati delle altre province toscane. “Vogliamo noi per prime, come province, mandare un segnale. Siamo ‘nel mezzo’, tra i comuni e la Regione, vogliamo esserci e affiancare gli enti locali e la giunta regionale nel tenere alte le questioni cruciali, per prima la non autosufficienza. L’impegno, in una prospettiva di equità e giustizia sociale, è quindi sostenere la linea che vuole portare avanti l’assessorato regionale, pensando che i primi ad essere penalizzati da congiunture economiche difficili sono i servizi e le normative a vantaggio di chi è più debole ed ha bisogno di essere tutelato. Solo se si prova a fare sistema e a coordinare le politiche si può riuscire ad ottenere dei risultati”.
In particolare “vorremmo sapere – precisa Martini – se il Ministro Tremonti nella Finanziaria intende procedere al taglio del Fondo nazionale per le politiche sociali annunciato dal Governo, un provvedimento che per la Toscana vorrebbe dire passare da 62 a 31 milioni e 600 mila euro. Il Governo italiano “a parole dice di volere potenziare la sanità e di non abbassare gli standard di sicurezza sociale. Siano pure ammesse le difficoltà congiunturali, quel che è inaccettabile è che la politica economica e finanziaria di Palazzo Chigi ha scavato un solco profondissimo, lasciando di fatto saltare le dighe. I cambiamenti in atto nelle fasce sociali, invece, necessiterebbero di maggiori risorse disponibili, in modo da prevenire i problemi, piuttosto che arrivare dopo a riparare”.