Da ''ricattabili'' a sindacalisti: 45 mila immigrati iscritti alla Cgil in Lombardia


Pubblicato il 10.04.2007 in News Sociale

Sono il 10% dei lavoratori tesserati. Roversi: ''Cresce anche il numero degli immigrati che diventano delegati o quadri sindacali''. Oggi e domani prima conferenza regionale dei migranti della Cgil Lombardi.
 
"Spesso i lavoratori immigrati non sanno quali sono i loro diritti". Ugo Franco, peruviano, dal 2000 è delegato sindacale in un grande magazzino di ... e uno degli oltre 45 mila stranieri iscritti alla Cgil in Lombardia. "Ho scelto di fare il rappresentante sindacale perché gli immigrati sono spesso vittime di abusi -spiega-. Non conoscono le leggi italiane o fanno fatica a capirle perché non sanno bene l'italiano e quindi non sanno difendersi". In Lombardia gli immigrati sono ormai il 10% dei lavoratori tesserati Cgil e sono sempre di più quelli che diventano delegati o quadri sindacali. Il sindacato di settore con più tesserati è la Fillea (edili) con  17.450 iscritti. Seguono la Fiom (metalmeccanici) che di iscritti ne ha 8.244, la Filcams (commercio) 4.713 , la Filt (trasporti)  3.634 e la Flai (agricoli) 3.447.

La presenza di così tanti iscritti stranieri pone nuove sfide al sindacato. "Sono ricattabili con facilità dai datori di lavoro -afferma Giorgio Roversi, responsabile del dipartimento immigrazione della Cgil Lombardia-. Il meccanismo del rinnovo del permesso di soggiorno, legato al contratto di lavoro, obbliga di fatto ogni lavoratore immigrato ad accettare qualsiasi richiesta del padrone. Se perde il  lavoro, infatti, addio permesso di soggiorno". I 45 mila iscritti alla Cgil sono solo la punta dell'iceberg dei lavoratori immigrati. "Il grande problema è il lavoro nero, che coinvolge soprattutto gli irregolari -aggiunge Roversi-. Lì è ancora più difficile intervenire". Spesso gli immigrati sono vittime di incidenti sul lavoro. "Vengono loro affidate le mansioni più rischiose, oppure conoscono poco la nostra lingua e non capiscono bene quali sono i pericoli -prosegue il sindacalista-. La carenza di una formazione adeguata può causare la morte in alcuni ambienti di lavoro".

E sono sempre più numerosi anche i sindacalisti Cgil stranieri. "Negli ultimi dieci anni abbiamo investito sulla sensibilizzazione e sulla formazione sindacale degli immigrati -afferma Roversi-. Oggi molti stanno assumendosi responsabilità all'interno del sindacato. È un buon segno, un arricchimento per la Cgil". Di immigrazione, lavoro e sindacato si parla oggi e domani a Milano alla prima conferenza regionale dei migranti della Cgil Lombardia al Teatro Blu (Via Cagliero, 26), dal titolo: "Noi dal singolare al plurale. Da lavoratori a cittadini. Dalla monocultura alla convivenza tra culture". Sono previsti interventi di lavoratori immigrati, sindacalisti, imprenditori, operatori e volontari del terzo settore. Per informazioni: www.lomb.cgil.it
 

Redattore Sociale


Autore: dp