Un negozio in mano alla criminalità organizzata, nel cuore dell’Esquilino, diventa un magazzino per le scorte alimentari di tre associazioni che si occupano della Spesa Sospesa: Sant'Egidio, City Angels e Binario 95
“Bene sequestrato alla criminalità": la targa che nella tarda mattinata di oggi, giovedì 8 aprile, la presidente del primo municipio di Roma, Sabrina Alfonsi, e l’assessore municipale alle Politiche sociali, Emiliano Monteverde, hanno apposto a un locale di via Cattaneo, all’Esquilino.
Luogo che diventa bene comune e che in questa fase di emergenza è stato destinato come punto di raccolta e distribuzione della spesa sospesa da parte di Sant'Egidio, City Angels e Binario 95 in collaborazione con Portici aperti, associazioni aderenti al Patto di Comunità.
Il luogo sequestrato alla criminalità diventa oggi un punto di riferimento della solidarietà verso le persone più fragili della zona, ospitando per la distrubuzione pacchi di pasta, bottiglie di pomodoro e di olio, biscotti, pacchi di zucchero o farina, scatolame di vario tipo. Prodotti che sono il risultato dell’iniziativa lanciata dal I Municipio sul suo territorio, la ‘Spesa sospesa’, una iniziativa di solidarietà a sostegno delle persone e famiglie che si trovano in difficoltà economiche in conseguenza dell’emergenza causata dall’epidemia da Coronavirus. Grazie ad un accordo stipulato con alcuni supermercati, le persone che vogliono dare un contributo potranno farlo in modo più semplice e garantito.
“Questa piccola ma importante iniziativa – spiegano Alfonsi e Monteverde - mette in evidenza le potenzialità del Patto di Comunità che oltre 100 associazioni hanno sottoscritto con il nostro Municipio. In questo caso un locale sottratto alla criminalità torna nella disponibilità del patrimonio pubblico a disposizione della comunità, permettendo di chiudere l'importante ciclo legato al progetto della spesa sospesa. I locali di via Cattaneo, infatti, saranno utilizzati dalle tre associazioni sia per depositare le spese sospese raccolte nei supermercati aderenti al Patto di comunità, che come punto di distribuzione per le famiglie individuate dai servizi sociali del Municipio. Nel prossimo futuro si deciderà la prossima destinazione che avrà comunque una finalità sociale”.
“Questo spazio - ha detto ancora la presidente del I Municipio - sarà gestito dalla collettività per la colletività. Io credo che Roma abbia bisogno di spazi come questi: dobbiamo riconoscere sempre di più il lavoro della cittadinanza attiva sul territorio mentre l’ente locale deve trovare spazi, finanziamernti e sponsor, creando in questo modo una rete con tutto questo, affinchè si possano sviluppare sempre di più iniziative coeme quella di oggi”.
Fonti: Comune di Roma, Roma Today e Roma daily News