Cresce il consumo di alcol e cocaina nei comuni della cintura sud di Milano


Pubblicato il 21.02.2007 in News Sociale

L'allarme arriva dal settimo rapporto sulle dipendenze dell'Asl Milano 2. Preoccupa l'incremento dei cocainomani: nel 2005 erano il 40% dei nuovi utenti, nel 2006 il 50%.

Cresce il consumo di alcol e cocaina nei comuni della cintura sud di Milano. L'allarme arriva dal settimo rapporto sulle dipendenze, che è stato presentato questa mattina dalla Asl Milano 2, competente sul territorio di 46 comuni della zona sud orientale della Provincia. Sei persone su mille farebbero un uso pesante di cocaina, poco meno degli eroinomani (6 per mille). Ma il dato che preoccupa è l'incremento dei cocainomani: nel 2005 erano il 40% dei nuovi utenti dell'Asl e nel 2006 sono stati il 50%. 

Per quanto riguarda l'alcol, i dati disponibili sono pochi, riguardano solo chi è in cura: 300 in tutto, su una popolazione complessiva di oltre 370 mila persone fra i 15 e i 64 anni. Ma sono la punta dell'iceberg: "La nostra stima è che chi si è rivolto a noi è pari a solo il 15% delle persone che hanno il vizio di bere e che avrebbero bisogno di un aiuto per smettere -afferma Alfio Lucchini, direttore del Dipartimento delle dipendenze dell'Asl-. E questo è il primo problema di chi abusa di alcol: non ammettono di aver bisogno, non riconoscono che sono alcoldipendenti". La diffusione di alcol è confermata anche dai ricoveri ospedalieri: nel corso del biennio 2005-2006 più del 50% per cento delle 3.500 persone finite in ospedale per abuso di sostanze legali o illegali erano alcolizzati, seguiti a ruota dai cocainomani.

Sono persone in apparenza normali quelle che si rivolgono all'Asl per problemi di stupefacenti. "Hanno un'età media di 35 anni, un lavoro, una casa e un livello di istruzione medio alto -spiega Alfio Lucchini-. Sono inoltre quasi tutti italiani, solo l'1,2% dei nostri utenti è straniero".  E non è sempre facile raggiungerli e aiutarli. "È necessario puntare sull'informazione e sulla prevenzione -dice il ricercatore dell'Asl-. Lavoreremo con i comuni per mettere in campo iniziative e campagne con l'obiettivo di arrivare a tutte queste persone senza aspettare che si rivolgano ai nostri servizi quando ormai la situazione è grave".

Il Rapporto contiene anche i risultati di un'indagine condotta nelle scuole medie superiori della zona. Sono stati intervistati 600 studenti ai quali è stato chiesto se e come facessero uso di sostanze stupefacenti. Il 34% ha risposto che ha fumato almeno una volta lo spinello, mentre il 4% afferma che fa un uso quotidiano. La cocaina è stata provata almeno una volta dal 5,5% e qualche volta in maniera occasionale il 2% . Più basse le percentuali di chi fa uso di eroina: il 2,3% almeno una volta e solo lo 0,1% ogni giorno. Il 20% di chi ha fatto uso di droghe sostiene infine di aver provato più sostanze stupefacenti. n capitolo a parte è dedicato ai detenuti del carcere di Opera. Sono circa 1500, il 50% tossicodipendente. Anche fra le sbarre cresce il numero di chi fa uso di cocaina: sarebbero il 60%.

Redattore Sociale


Autore: dp