Cpt, le conclusioni di De Mistura per ridurre il ''girone dei dannati''


Pubblicato il 31.01.2007 in News Sociale

Svuotamento graduale dei Cpta (centri di permanenza temporanea e assistita), modificazione degli elementi negativi più macroscopici in vista di una nuova legge, incentivazione della collaborazione tra gli immigrati irregolari e lo Stato, coinvolgimento della società civile. Il presidente Staffan De Mistura ha sintetizzato oggi le proposte elaborate dalla Commissione incaricata di redigere il rapporto sui Cpta e tutti gli altri centri presenti in Italia e ha consegnato il rapporto stesso al ministro dell’Interno, Giuliano Amato. De Mistura ha precisato che il compito della Commissione – che ha potuto visitare tutti i centri e parlare con tutti – era quello di fornire un quadro completo della situazione attuale, individuando le criticità più importanti e avanzare le proposte di cambiamento al governo. La palla passa ora alla politica, anche se l’indagine svolta dalla Commissione permette di avere il primo vero quadro di questi centri e di tutte le loro assurdità e paradossi. De Mistura ha detto per esempio che molte delle persone che sono transitate per i centri non avrebbero proprio dovute esserci, mentre si verificano casi paradossali di persone immigrate che pure essendo state in carcere, prima di essere portate nei Cpta non sono state identificate.

Il ministro Amato ha detto che se chiudere i Cpt facesse “scomparire l’asprezza dell’immigrazione clandestina li chiuderei tutti. Ma i centri di permanenza temporanea sono solo parte di un problema più ampio”. Il ministro non si è sbilanciato sui tempi delle modificazioni legislative, ma ha anche detto che le proposte contenute nel rapporto potrebbero intanto contribuire a ridurre “il girone dei dannati, ovvero di tutte quelle persone (che aumentano ogni anno) che girano a vuoto tra le carceri e i centri di permanenza temporanea in tutta l’Europa”. I Cpta – comunque, ha evidenziato De Mistura – non funzionano e non hanno alcun senso. Basti vedere le cifre. I questori italiani decretano infatti l’espulsione di circa 60 mila persone all’anno, mentre la popolazione media dei Cpta oscilla intorno alle 22 mila persone.

Il ministro Amato, rispondendo alle domande dei giornalisti durante la conferenza stampa al Viminale, ha anche spiegato che la politica sui centri di accoglienza e permanenza non può essere estrapolata e separata dal resto delle politiche sull’immigrazione. Bisogna però avere pazienza nel trovare le soluzioni e cominciare a studiare il problema in modo serio, così come ha fatto la Commissione presieduta da De Mistura. Una delle scoperte che sono emerse per esempio dal lavoro della Commissione è relativa alla presenza in questi centri di immigrati romeni irregolari. Ebbene, ha detto Amato, con l’allargamento dell’Europa abbiamo risolto un terzo del problema, visto che la Commissione De Mistura ha scoperto che un terzo degli immigrati detenuti nei Cpta era composta proprio da romeni che ora quindi usciranno essendo diventati cittadini europei.

 

Redattore Sociale


Autore: pan