Dottor Binario ai tempi del Covid. L’attenzione alla salute delle persone senza dimora non può prescindere in queste settimane dai possibili effetti della pandemia. Per questo sono ripresi da metà ottobre, presso il Polo Sociale Roma Termini, cui fanno capo l’Help Center e il centro di accoglienza Binario 95, i tamponi gratuiti per le persone senza dimora, estesi anche ad operatori e volontari dei servizi di supporto ed accoglienza della Capitale, fino ad esaurimento della disponibilità.
L’attività, che ha avuto una sua prima fase nei mesi di giugno e luglio, si svolge all’interno dello “Studio osservazionale per la presenza del SARS-COV-2 nei servizi di supporto e accoglienza per persone senza dimora di Roma” realizzato dall’Istituto San Gallicano con il coordinamento del prof. Aldo Morrone, in partenariato con Roma Capitale e Binario 95, nei locali concessi in comodato d’uso gratuito da Ferrovie dello Stato Italiane. Durante la fase autunnale, sono stati già eseguiti quasi 300 tamponi molecolari, i cui risultati rappresentano la garanzia per un’accoglienza sicura delle persone senza dimora nei servizi di stazione e della città.
“Abbiamo recentemente avviato i test con tamponi antigenici in modo da poter offrire alle persone costrette a vivere in strada un risultato immediato che, se negativo, fungerà da nullaosta per l’accesso alle strutture di accoglienza di Roma Capitale”, dichiara il direttore scientifico dell’Istituto San Gallicano (IRCCS) Aldo Morrone. “In caso di risultato positivo, invece, sarà eseguito subito sul posto un tampone molecolare per verificare l’effettiva presenza del Sars-Cov-2 nel paziente che, se senza casa, nel frattempo sarà orientato alle strutture di isolamento predisposte da Roma Capitale”.
In un momento di forte stress per il Sistema Sanitario Nazionale, questa azione diventa fondamentale per monitorare la salute di chi vive in strada e degli operatori sociali che li assistono, evitando che si ripeta il paradosso vissuto in primavera, quando molti centri di accoglienza sono stati chiusi o ridotti nella loro capienza per l’impossibilità di verificare lo stato di salute delle persone senza dimora che chiedevano di accedervi.
“Finalmente siamo riusciti a chiudere il cerchio. In questi mesi abbiamo lavorato sodo e insieme, con passione e determinazione: istituzioni locali, regionali, sanitarie, privati e Terzo Settore, per cercare di garantire alle persone che vivono in strada la possibilità di essere accolte anche in vista dell’arrivo del freddo intenso. Questa azione permetterà inoltre a operatori e volontari dei servizi, oggi colonna portante della nostra città, di continuare a svolgere il loro prezioso e insostituibile lavoro in sicurezza”, afferma Alessandro Radicchi, fondatore di Binario 95 e direttore dell’Osservatorio Nazionale Della Solidarietà nelle stazioni italiane.
Anche altri Help Center stanno collaborando con le strutture sanitarie locali per consentire alle persone senza dimora di accedere ai test Covid: un’azione fondamentale per non lasciare i più deboli soli davanti alla pandemia.