Li organizzano, sul web o in aula, le associazioni, ma anche le università popolari e gli enti locali. Si moltiplicano nel nostro paese i corsi di lingua italiana rivolti specificamente agli immigrati.
Alla scuola del Centro Astalli in via P.S. Mancini 2 – ad esempio – non si impara soltanto che “sentire” è diverso da “ascoltare”, ma anche come barcamenarsi con l’Italia e gli italiani, le regole e gli orari. “Gli alunni della scuola devono imparare nel minor tempo possibile che noi italiani gesticoliamo, parliamo forte, che la nostra burocrazia è fatta di file da rispettare e moduli da compilare – spiega il Rapporto 2004 del Centro Astalli -. Ma l’italiano è soprattutto un indispensabile strumento di sopravvivenza per quanti arrivano nel nostro paese all’improvviso, senza averlo scelto né voluto. È vitale per i richiedenti asilo e i rifugiati essere in grado di comunicare i propri bisogni, orientarsi in una grande città, capire ciò che avviene intorno a loro e che li riguarda da vicino. Elementi sono difficilmente rinvenibili su un testo di grammatica italiana”. Nel 2004 il numero degli iscritti è aumentato, superando di gran lunga il centinaio: in totale gli studenti sono stati 416, soprattutto uomini (solo 77 le donne). Anche il numero di insegnanti volontari è cresciuto, tuttavia spesso le 9 classi restano insufficienti ad accogliere tutte le richieste. “La scuola di italiano del Centro Astalli ha ben poco della scuola tradizionale. Le è affidato anche il difficile compito di educare gli studenti ad integrarsi nel nuovo contesto sociale”, spiega il gesuita padre Enrico Brancadoro, responsabile del servizio.
Anche l’agenzia del lavoro Etjca spa (responsabile: Giuseppe Barbone) ha pensato di dare il via a settembre a un corso gratuito di italiano base per stranieri, della durata complessiva di 60 ore; aperte a tutti gli stranieri interessati, le lezioni verteranno sulla Grammatica italiana, Lessico, Esercitazioni, Diritti e doveri dei lavoratori. Ai 16 partecipanti – questa è la particolarità del corso – verrà offerto un rimborso spese pari a 2 euro per ogni ora frequentata; per prenotazioni ed informazioni, tel. 06/43580136.
“Io parlo italiano” è il titolo del corso per immigrati proposto sul web da Rai educational. Le 40 lezioni del corso sono suddivise in 2 lezioni introduttive per i tutor (corrispondenti alle prime 2 puntate televisive), 4 moduli di lezioni per gli studenti (corrispondenti alle puntate televisive 3-36) e il gruppo delle ultime 4 lezioni dedicate alle prove di certificazione (puntate 37-40). Tutto il materiale delle lezioni suddiviso per area è disponibile in formato compresso.
Non mancano le iniziative dei piccoli Comuni, come Villaverla, in provincia di Vicenza, che promuove corsi gratuiti di italiano per stranieri; l’obiettivo è quello di promuovere l'alfabetizzazione favorendo i contesti linguistici di cui le persone necessitano, anche dal punto di vista dell'attività lavorativa. Attività analoghe si svolgono a Caltagirone (Catania), e in tanti altri Comuni italiani.
Infine, bisogna ricordare l’apporto delle Università popolari: l'Upter, in collaborazione con la Filas, finanziaria laziale di sviluppo, ha promosso 12 corsi gratuiti di Italiano per stranieri, fruibili on-line Si tratta di corsi rivolti a tutti gli stranieri/immigrati presenti nella regione Lazio che vogliono imparare la lingua italiana o approfondirne la conoscenza. “L’offerta formativa, è volta a mettere il cittadino straniero in condizione di comunicare sia in situazioni tipiche della vita quotidiana, sia in rapporti formali di tipo pubblico e nei rapporti di lavoro. L’obiettivo del progetto, che conferma l’impegno sociale dell’azione della Regione, è quello di promuovere la conquista di una cittadinanza attiva da parte della popolazione immigrata, e in particolare l’integrazione sociale e culturale; il miglior inserimento nel contesto lavorativo; l’acquisizione di una maggiore padronanza della struttura linguistica italiana che consenta di conoscere meglio i termini che regolano contratti, condizioni di lavoro, leggi vigenti in materia; fornire delle conoscenze base per l’utilizzo del computer”, spiega l’Università popolare di Roma.
Redattore Sociale