È il libro contiene 38 ricette; è stato ideato e realizzato dall'associazione ''Cena dell'Amicizia'', che da 40 anni a Milano lavora con i senza dimora. La presentazione il 26 ottobre.
Pizzoccheri alla vagabonda, zuppa di Mario, boulgour della sanatoria, cous cous clandestino: sono alcune delle 38 ricette prima inventate, poi gustate alla Cena dell'Amicizia (associazione milanese che da 40 anni accoglie senza dimora; ndr) e ora raccolte nel libro "Cen'è per tutti. Il primo libro di ricette per 60 ospiti o più", che verrà presentato venerdì alla libreria Feltrinelli di corso Buenos Aires (ore 18). E' stato scritto da Cornelia Pelletta, giornalista ed esperta di cucina naturale, Elisabetta Lecchini, ricercatrice e cuoca, e Massimo Acanfora, giornalista, tutti e tre volontari della Cena dell'Amicizia e che hanno imparato in questi anni a "mantecare risotti titanici o servire spaghettate laocoontiche". Il ricettario, che potrà servire a chi deve cucinare per decine di persone (dal gruppo scout, alle feste di scuola ecc; ndr), ospita anche un contributo di Allan Bay, critico gastronomico del quotidiano La Repubblica. Verrà venduto nelle librerie Feltrinelli e dai venditori di strada del mensile Terre di Mezzo. I proventi della vendita serviranno a sostenere i progetti della Cena dell'Amicizia.
La zuppa di Mario, per 60 persone, prevede, oltre a verdure e 3 chili di fagioli, ben 120 salamini. Mario De Nicolais, che l'ha inventata, era un volontario della Cena dell'Amicizia, morto all'età di 80 anni quest'estate, dopo aver vissuto tre vite: da figlio della buona borghesia milanese, da senza dimora e da volontario che si occupava dei suoi ex compagni di strada. Lui la chiamava la Zuppa dei morti, perché la cucinava per gli ospiti dell'Associazione il giorno dei morti. Il ricettario contiene tanti aneddoti su come le ricette sono state inventate o adattate alle esigenze del numero sempre alto degli ospiti. E danno uno spaccato della vita dei senza dimora e di come i volontari cercano di aiutarli. Come nel caso del gnocco collettivo alla romana. "I piatti unici hanno un grande successo tra gli ospiti -scrivono gli autori-. Si tratta di piatti caldi, a volte bollenti, avvolgenti e pieni di sostanza. L'ideale per chi ha bisogno di calore, di calorie, di affetto, per chi arriva dalla strada e ha bisogno di un nutrimento completo, per il corpo e per l'anima".
Redattore Sociale