Bergamo, ferrovie e reti sociali insieme per i senza dimora


Pubblicato il 18.10.2012 in News Sociale

 

 

Un accordo per garantire sicurezza e accoglienza. Tre operatori Caritas, ogni notte cercano in stazione gli homeless per poi accompagnarli in strutture: 15 i posti attivati grazie all'aiuto delle cooperative

 

 

Bergamo per i senza dimora. Proprio nella giornata internazionale della lotta alla povertà Caritas, prefettura, Asl, cooperative sociali, Comune di Bergamo, Trenord e Ferrovie dello Stato siglano un accordo per aiutare i clochard della città. Per garantire sia la sicurezza nella stazione che un percorso d'integrazione che porti i senza dimora a rivolgersi alle strutture adeguate. Un'alleanza inedita, che potrebbe diventare il modello futuro per l'assistenza ai senza dimora nelle stazioni.

"Siamo operativi già da 20 giorni, oggi abbiamo formalizzato il protocollo", spiega don Claudio Visconti, direttore della Caritas Bergamo, che si dice entusiasta per questo progetto. "Trenord e Ferrovie dello Stato hanno capito che una risposta solo sul fronte sicurezza non sarebbe servita". Per questo l'azienda di trasporti lombarda ha messo sul piatto 88 mila euro per finanziare il lavoro degli operatori Caritas, tre ogni notte, che dalle 22.30 alle 2 cercano in stazione i senza dimora, per poi accompagnarli in strutture più idonee per la loro accoglienza. In tutto, i posti attivati grazie all'aiuto delle cooperative che hanno aderito sono circa 15, distribuiti tra Caritas, servizio Esodo e l'albergo popolare Opera Bonomelli. "Sia chiaro: non facciamo da 'taxi' – aggiunge -. Vogliamo iniziare dei percorsi d'integrazione per portare via dalla strada queste persone". In questi giorni gli educatori Caritas sono entrati in contatto con 49 persone, di cui cinque hanno deciso di inserirsi nelle strutture d'accoglienza.

Oltre agli 88mila euro di Trenord, il progetto ha avuto il sostegno anche dell'Asl (10mila euro), dell'amministrazione comunale (41mila euro), della rete degli enti locali (37mila euro). A questi si aggiungeranno altri 46mila euro, ancora da reperire. L'intervento nel sistema d'accoglienza bergamasco è diventato improrogabile dopo l'aumento consistente dei senza dimora registrato negli ultimi tre anni: una crescita del 67%. Tra loro, gli stranieri sono otto su dieci. "L'accordo mette in sinergia interventi che singolarmente potrebbero poco", commenta Amedeo Piva, a capo del settore Politiche Sociali e Rapporti con le Associazioni delle Ferrovie dello Stato. All'azienda spetta il compito di vigilare sui varchi ed evitare che i senza dimora vadano a dormire sui vagoni dei convogli in stazioni. Al contributo di FS si aggiunge quello di Trenord, che mette a disposizione tre metronotte al seguito degli educatori fino alle due del mattino.

 


Autore: Lorenzo Bagnoli