Il pacchetto sicurezza approvato a Napoli dal Consiglio dei ministri
NAPOLI - L'immigrazione clandestina sarà reato e verrà istituita la banca dati del Dna. Il pacchetto sicurezza approvato ieri a Napoli dal governo affronta, assicura il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, "un tema grave che riguarda tutti gli italiani" e garantisce "il loro diritto a non avere paura, diritto che lo Stato democratico ha il dovere di garantire".
Il pacchetto si compone di un decreto legge con "misure urgenti in materia di sicurezza pubblica", a operatività immediata; di due ddl sempre con "disposizioni in materia di sicurezza pubblica", in vigore entro un mese; di una serie di decreti legislativi in materia di "ricongiungimenti familiari dei cittadini stranieri", "riconoscimento e revoca dello status di rifugiato" e "libera circolazione dei cittadini comunitari".
Queste ultimi decreti verranno approvati dal Parlamento, "con corsia preferenziale". Su una trentina di norme, fanno notare il ministro degli Interni Roberto Maroni e il suo collega alla Giustizia Angelino Alfano, otto riguardano la mafia. E saranno in vigore dal 23 maggio, sedicesimo anniversario dell'assassinio di Giovanni Falcone.
Dunque lotta alla criminalità organizzata e giro di vite su clandestinità e microdelinquenza. Saranno ampliati i casi giudicabili per direttissima. Non verrà ammesso il patteggiamento nei processi di mafia. I beni dei mafiosi verranno confiscati e messi a disposizione della collettività. La confisca avverrà, sostiene Maroni, "separando la sorte dell'intestatario del bene dal bene stesso": varrà soprattutto nei casi in cui tali beni risulteranno intestati a neonati o a persone molto anziane.
Quanto agli altri reati, fa capire il ministro, verranno soprattutto prevenuti attraverso l'espulsione immediata dei clandestini e l'istituzione della banca dati del Dna. Il tutto "nel rispetto delle direttive comunitarie". E sarà proprio anticipando una norma europea che i clandestini potranno essere trattenuti nei Cpt fino a diciotto mesi. Verranno inoltre confiscati gli appartamenti fittati a clandestini "quando sia accertato lo scopo di lucro". Verrà imposto uno stop ai così detti matrimoni di convenienza, quelli cioè finalizzati a una più rapida acquisizione della cittadinanza italiana: i due aspiranti coniugi dovranno prima convivere per due anni.
Sarà punito con maggiore severità chi guida in stato di ebbrezza e chi commette reati ai danni di anziani e disabili. Verrà introdotto il reato di accattonaggio e verrà tolta la patria potestà a chi utilizza i bambini per chiedere l'elemosina. Qualunque pena sarà aumentata di un terzo se chi delinque è un clandestino. Norme più severe per i money transfer, vale a dire i trasferimenti di denaro all'estero.
Il governo vigilerà anche sui ricongiungimenti familiari e sul riconoscimento dello status di rifugiato: una volta verificata l'urgenza, le procedure verranno accelerata; nel caso opposto, verrà energicamente contrastato chi non possiede i requisiti. Saranno sottoposti a controlli anche i cittadini comunitari: ne verranno verificati il reddito e l'assicurazione sulle malattie, "per evitare che abbiano a gravare sulla comunità". I poteri dei sindaci verranno estesi "nei casi in cui si renda necessario prevenire ed eliminare gravi pericoli non solo per l'incolumità pubblica ma anche per la sicurezza urbana". Per il ministro Alfano, è stato raggiunto "un punto di equilibrio tra la tutela dei diritti democratici e la sicurezza dei cittadini".
LaRepubblica.it