Badanti: a Genova l'assistenza domestica sarà qualificata e tutelata


Pubblicato il 06.04.2007 in News Sociale

Siglato l’accordo tra Regione Liguria, provincia, comune, sindacati e Terzo settore per regolamentare la professione. Favorirà l’emersione dal nero e garantirà le famiglie. Mai più orari di lavoro indefiniti.

Da oggi a Genova l’assistenza domestica sarà qualificata e tutelata. Regione Liguria, Provincia e Comune di Genova, Sindacati e Forum del Terzo Settore hanno siglato ieri un accordo programmatico che mira a regolamentare il lavoro delle badanti, tutelando le lavoratrici e le famiglie.

Obiettivo dell’accordo è di sostenere la costruzione di un sistema trasparente di relazioni tra tutti i soggetti coinvolti nelle attività private di assistenza familiare delle persone in condizione di fragilità sviluppando una rete tra i servizi del territorio.

La necessità di regolamentare il lavoro di badante è emersa dall’incisivo aumento delle lavoratrici (soprattutto immigrate) presso il domicilio di persone non autosufficienti, in particolare anziane.

“Con questo atto, spiega il Vice-Presidente della Regione Massimiliano Costa – proseguiamo l’azione già intrapresa in questo ambito, con l’istituzione del Fondo Regionale per la non autosufficienza e l’inserimento della figura professionale dell’assistente familiare nel Repertorio Regionale delle professioni, misure entrambe finalizzate a sostenere concretamente le famiglie nell’assistenza agli anziani e alle persone non autosufficienti. 

L’accordo prevede interventi di orientamento professionale e formativi a favore delle assistenti familiari e la creazione di una lista aggiornata di coloro che accrescono la propria professionalità con corsi di formazione. Attraverso il nuovo sistema, i firmatari del documento mirano a garantire un accesso regolamentato al lavoro, l’emersione dal “nero” e assicurare alle famiglie professionalità e competenza. Attraverso i Centri per l’Impiego, inoltre, le famiglie avranno supporto nella ricerca e nell’assunzione delle collaboratrici domestiche.

“L’accordo – spiega L’Assessore alla Città Solidale del Comune di Genova Paolo Veardo, mira a favorire l’emersione dal nero di molte collaboratrici domestiche e vuole dare una risposta integrata al bisogno di assistenza della nostra realtà cittadina”. Un bisogno particolarmente sentito in tutto il territorio regionale. Dall’istituzione del Fondo per la non autosufficienza (gennaio 2007), infatti,  in Liguria sono già pervenute oltre 8mila domande, il 70% delle quali proviene da persone sconosciute ai servizi sociali. Solo a Genova oltre 164mila abitanti hanno più di 65 anni (26,5% della popolazione).

“Il documento – prosegue Leardo -  è anche uno strumento di coesione sociale. Infatti tutela non solo le lavoratrici, ma anche i loro familiari ed in particolare i figli. Da oggi le mamme non avranno più orari di lavoro indefiniti”. L’accordo stabilisce infatti che il numero di ore di lavoro erogabili dall’assistente familiari non dovrà superare le 1600 ore all’anno.

Le attività in rete di Comune, Provincia, Sindacati e Associazioni saranno coordinate da un comitato atto a garantire l’integrazione dei servizi. La Provincia di Genova avrà il compito di favorire l’incontro di domanda e offerta e garantire servizi di orientamento, accompagnamento formativo e mediazione culturale. Il Comune di Genova  dovrà invece assicurare il coordinamento con il sistema locale dei servizi sociali e socio-sanitari. Sindacati e Terso Settore favoriranno la diffusione dell’accordo e avranno compiti di orientamento.

L’accordo programmatico, su sollecitazione dei Sindacati sarà presto attuato anche alla zona del Chiavarese e la Regione Liguria auspica una sua estensione a tutti i Comuni liguri.
 

Redattore Sociale


Autore: md