Assessori di varie città, insieme alle maggiori associazioni impegnate sul campo, riuniti al ministero dell'Interno. Entro giugno dovrà essere presentata una relazione al Parlamento.
Riparte l’Osservatorio sulla prostituzione, che era stato istituito all’interno del Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Viminale il 24 gennaio. Sette amministrazioni comunali e tredici associazioni hanno partecipato questa mattina al Viminale insieme ai delegati di cinque ministeri alla riunione di avvio di un nuovo studio dell’Osservatorio sulla prostituzione e sui fenomeni delittuosi ad essa connessi. Si tratta di una iniziativa inedita che è stata lanciata dal ministro Giuliano Amato e che viene coordinata dalla sottosegretaria Marcella Lucidi. L’obiettivo è per adesso quello di avviare uno studio approfondito sul fenomeno della prostituzione in Italia per poter avanzare proposte all’altezza dei problemi collegati sia alla prostituzione stessa, sia ovviamente ai fenomeni di sfruttamento e di criminalità. In termini pratici l’obiettivo a breve è quello di elaborare una relazione dettagliata da consegnare al Parlamento entro il mese di giugno. I tempi, dunque, sono stretti.
Alla riunione sono stati invitati i rappresentanti delle amministrazioni comunali di Roma, Torino, Milano, Padova, Napoli, Bari e Catania. Era stata invitata anche Genova, ma per impegni amministrativi i delegati genovesi non hanno potuto partecipare all’incontro. Per le associazioni erano presenti la Caritas, l’Usmi, le Acli, On the road, Comunità Papa Giovanni XXIII, Differenza donna, l’Oim, Save the children, Cnca, Parsec, Asgi, Comitato diritti civili e Gruppo Abele. I ministeri che sono coinvolti, oltre al Viminale, sono quelli degli Affari Esteri, il ministero della Giustizia, quello della Solidarietà sociale e il ministero delle Pari Opportunità.
Per quanto riguarda le amministrazioni cittadine sono diverse le figure istituzionali che hanno partecipato alla riunione di questa mattina e che parteciperanno in seguito ai lavori dell’Osservatorio. Si va dal vicesindaco di Catania, Giuseppe Arena, alla responsabile delle Politiche per la Sicurezza del comune di Bologna, Silvia Lolli. Ma ci sono anche funzionari dei servizi per i minori come la dottoressa Lucia Dallai del comune di Firenze, o assessori al turismo e alle pari opportunità come Valeria Valente, assessore a Napoli. Per Bari era presente Angelo Pansini, responsabile politiche della sicurezza, per il comune di Milano, il dottor Tullio Mastrangelo, direttore settore sicurezza. Per il comune di Roma erano presenti Luca Odevaine e Rossana Calistri per il gabinetto del sindaco. Torino era oggi rappresentata da Marco Borgione, assessore alla Famiglia, alla salute e alla politiche sociali, mentre in rappresentanza di Venezia era presente Marino Costantini, responsabile del servizio adulti.
L’obiettivo principale dell’Osservatorio è quello di studiare in particolare tutti gli aspetti connessi alla prostituzione su strada. L’Osservatorio è dunque un organismo del Dipartimento di Pubblica Sicurezza che dal punto di vista istituzionale ha come missione l’approfondimento di tutti i temi legati al fenomeno della prostituzione per potenziare le misure di assistenza e tutela delle vittime. L’organismo era stato istituito inizialmente per intensificare i sistemi di prevenzione e contrastato della tratta degli esseri umani e dello sfruttamento della prostituzione. Con il nuovo studio che è stato avviato l’Osservatorio ha intenzione di compiere un ulteriore salto di qualità, affrontando nel suo complesso il fenomeno della prostituzione su strada. Oltre ai rappresentanti dei ministeri, dei comuni e delle associazioni, partecipano ai lavori dell’Osservatorio investigatori di polizia, nonché rappresentanti del Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione.
Redattore Sociale