A Roma aumentano i poveri La Guida del "Dove" per i senza casa


Pubblicato il 20.12.2012 in News Sociale

 

L'ormai tradizionale vademecum pubblicato dalla Comunità di Sant'Egidio, destinato alle persone che non sanno dove mangiare, dormire o lavarsi. Dal 1988 ad oggi, dalla mensa di via Dandolo sono passate 180 mila persone diverse, di cui 15 mila italiani e 165 mila stranieri. Le nuove iscrizioni presso i centri di accoglienza nel 2012 sono 3.500. Gli italiani il 30% del totale

 

ROMA - Sempre più poveri, con sempre meno prospettive per il futuro. Gli italiani della capitale sono uno spaccato d'Italia che fa impressione, uno spaccato analizzato con attenzione negli ultimi anni dalla Comunità di Sant'Egidio, che dal 1988 ad oggi, solo con mensa di via Dandolo, ha dato da mangiare a 180 mila persone diverse, di cui 15 mila italiane e 165 mila straniere. Con la guida Dove mangiare, dormire, lavarsi, stampata in 12 mila copie a chiusura di un anno che ha visto aumentare vertiginosamente il numero dei "nuovi poveri", la comunità fondata nel 1968 ha fatto il punto della situazione, diffondendo dati che fanno riflettere.
Aumentano i poveri italiani.
Il primo è che a Roma aumentano i poveri italiani. Il portavoce della Comunità, Mario Marazziti, spiega che "se guardiamo solo al 2012, a mangiare da noi sono venute oltre 13 mila persone, di cui tremila italiani, e questo è un cambiamento molto significativo. Sui nuovi arrivi gli italiani diventano il 30% del totale". Le nuove iscrizioni presso i centri di accoglienza nel 2012 sono state 3.500 e quindi sono tante le persone che a Roma sono scivolate o sono a rischio di scivolare nella povertà estrema. Le telefonate arrivate al Telefono della Comunità di Sant'Egidio nel 2012 sono state 1.178, di cui 555 per problemi economici e/o abitativi.
La Guida. La guida, di 230 pagine, 14 sezioni e circa 500 indirizzi, riporta che a Roma esistono 33 mense, 40 centri in cui dormire, 16 in cui lavarsi e 24 dove curarsi e indica anche 105 centri di ascolto, 14 telefoni per aiuto, 13 scuole per stranieri, due corsi per mediatori culturali, 46 centri di aiuto per alcolisti e tossicodipendenti. "Questa guida mostra che Roma è una città che ha difficoltà - commenta il portavoce di Sant'Egidio - ma al contempo ha anche una grande capacità di accoglienza".
La lunga lista dei "senza dimora". Secondo l'Istat, sono circa 7.800 le persone senza dimora nella capitale. Nel rapporto "La lunga crisi: costi umani, soluzioni, come uscirne a partire dagli ultimi", si legge che durante l'inverno trovano accoglienza presso i centri notturni del Comune o delle associazioni di volontariato circa 2800 persone, 1500 presso parrocchie, associazioni di volontariato e religiosi e 1300 presso centri convenzionati con il comune di Roma, di cui 420 aperti solo durante l'emergenza freddo, per un totale di 180 posti permanenti e 700 per i rifugiati.
I gruppi che affiancano Sant'Egidio. Le associazioni e i gruppi che affiancano la Comunità nel servizio di strada sono una rete consolidata di una trentina di organismi che tutta la settimana è presente accanto ai poveri nei luoghi dove cercano riparo per la notte, molti nelle stazioni ferroviarie. In tutto, sono circa 2000 i romani che gratuitamente la sera si impegnano a favore delle fasce più deboli della popolazione. La Comunità ha originalmente esteso il suo intervento nelle periferie della città fino a toccare comuni come Anzio, Nettuno, Civitavecchia, S. Marinella e Fiumicino, dove punte di estrema povertà cominciano ad emergere nel vasto territorio provinciale.
Il lavoro svolto.
In totale, nel 2012, sono state distribuite 230 tonnellate di alimenti; 250.000 capi (90 tonnellate) di capi di abbigliamento; 3000 paia di scarpe, 10.000 coperte, e  46.000 cene sono state distribuite per strada in 21 quartieri di Roma e in 5 comuni della provincia (Civitavecchia, Fiumicino Nettuno e altri), e 12.000 alla Mensa di via Dandolo.


Fonte: La Repubblica