A Palermo altri 100 posti letto per senza dimora, immigrati e indigenti


Pubblicato il 02.11.2006 in News Sociale

Inaugurati i nuovi locali del centro d'accoglienza nell'ex caserma dell'aereonautica militare, ribattezzata ''Cittadella del Povero e della Speranza''.

Inaugurati  a Palermo altri 100 posti per la missione Speranza e Carità di Biagio Conte. I nuovi locali, completamente restaurati, si trovano all'interno dell'ex caserma  dell’aereonautica militare di via Decollati, 29 a Palermo, ribattezzata "Cittadella del Povero e della Speranza”. Il centro di accoglienza maschile insieme a quello femminile accoglie attualmente 450 tra senzatetto, immigrati e indigenti, assicurando ogni giorno 720 pasti caldi. I nuovi ambienti  sono stati inaugurati  in presenza del cardinale Salvatore De Giorgi e dell’assessore comunale al Centro storico Mario Milone. I 100 nuovi posti letto sono stati dedicati a Madre Teresa di Calcutta insieme agli altri 20 ambienti del nuovo ambulatorio medico intitolato a San Giovanni di Dio.  "Cerchiamo di non scoraggiarci in una città come Palermo che è sempre in continua emergenza sociale. Solo se uniamo le forze si potranno dare risposte concrete ai bisogni dei poveri. Ringrazio il Comune e la Regione perché con il loro contributo hanno permesso la realizzazione di questo centro dotato di un dormitorio e di un infermeria” ha detto Biagio Conte. La missione Speranza e Carità continua ad operare anche per la strada con un camper per il servizio di ronda notturna che fornisce coperte, pasti caldi e vestiti a tutti coloro che non vogliono andare nei dormitori, rimanendo a dormire  per la strada.

In quest’ultimo anno, dieci sono stati i casi umani più drammatici e cronici che i volontari della missione sono stati in grado di recuperare dalla strada. Per fare fronte a tutti bisogni legati alla prossima stagione invernale i volontari arriveranno numericamente fino a 300. “Dieci anni fa, questo luogo era un cantiere senza speranza, ma la fede di Biagio  e l’amore di tanta gente che ha lavorato con lui, spinta da un eccezionale forza di volontà e di dedizione al servizio, lo ha trasformato in un simbolo di unione fraterna, di carità e di misericordia” ha dichiarato il cardinale De Giorgi. Gli uomini e le donne accolte nella missione Speranza e Carità appartengono a tutte le classi sociali e vantano le storie più varie non solo di povertà e miseria ma anche di indifferenza e abbandono nella malattia. Fra le persone accolte c’è pure, Fofo’ Montalbano, un ex giornalista, adesso in sedia a rotelle perché affetto da sclerosi multipla.

“Ho una pensione d’invalidità che non basta a sostentarmi. Ho subito uno sfratto, sono divorziato e con due figli. Non ho ricevuto alcuna solidarietà dai colleghi salvo qualche eccezione. Ho conosciuto  la ricchezza ed adesso capisco cos’è la povertà, ma non mi lamento. Non voglio disturbare nessuno.La sera prego Dio e sento un grande conforto” ha detto Fofo’. “Mi appello alla cittadinanza perché continui a fare le sue segnalazioni e a donare con generosità. La città di Palermo per quanto in apparenza sonnolenta, quando c’è da impegnarsi per una giusta causa esplode come un vulcano”, ha continuato il missionario laico.

Redattore Sociale


Autore: Set