230mila euro per "Home care premium”


Pubblicato il 03.01.2011 in News Sociale

// I pensionati Inpdap non autosufficienti potranno godere gratuitamente di assistenza domiciliare, di accoglienza in un centro diurno specializzato e fino a 30 giorni l’anno in strutture residenziali cittadine.



La realizzazione di interventi di assistenza qualificata con accessi a domicilio tutti i giorni dell’anno, comprese le festività, per una durata da 2 a massimo 10 ore giornaliere. Ma anche l’accoglienza in centro diurno che sia specializzato per le persone non autosufficienti e, infine, l’accoglienza di sollievo per un massimo di 30 giorni all’anno in struttura residenziale polifunzionale cittadina o casa di riposo.
È stata siglata qualche giorno fa a Trieste, presso la direzione regionale dell’Inpdap, la convenzione tra l’Istituto nazionale di previdenza per i dipendenti delle amministrazioni pubbliche e il Comune di Udine. “Home care premium”, questo il nome dell’iniziativa, è destinata alla realizzazione di un progetto sperimentale ed innovativo di supporto alla domiciliarità, finanziato dall’ente previdenziale.
“La convenzione – dichiara il direttore regionale Inpdap, Mara Nobile – segue la scelta dell’istituto di valorizzare, tramite apposito bando di finanziamento, le best practices del territorio per la  realizzazione di programmi personalizzati di intervento flessibili e calibrati sulle specifiche esigenze di assistenza domiciliare dei nostri pensionati non autosufficienti”.
Il costo complessivo del progetto ammonta a 230 mila euro e s’inserisce nell’ambito degli interventi previsti dalla legge regionale n. 6 del 2006, volta a favorire la vita autonoma e la permanenza a domicilio delle persone anziane, anche attraverso il sostegno all’assistenza familiare e l’offerta semiresidenziale e residenziale temporanea.
“Da parte nostra – chiarisce l’assessore comunale alla Salute ed Equità sociale Antonio Corrias – abbiamo partecipato alla selezione di progetti promossa dall’Inpdap per poter pervenire a un ampliamento della platea di destinatari del servizio domiciliare tradizionale. In questo modo – prosegue – possiamo individuare nuovi possibili fruitori e offrire, ad un bacino più ampio di utenza,  interventi per favorire la residenzialità degli stessi sul territorio locale, facilitarne la permanenza nel proprio  domicilio, garantendo così il soddisfacimento dei bisogni primari dei cittadini interessati e prevedendo interventi differenziati a seconda delle diverse situazioni personali e familiari e delle necessità assistenziali di ciascuno”.
La gestione del progetto prevedrà  una continua sinergia e scambio di informazioni tra i due enti, i quali a breve nomineranno i rispettivi referenti per le attività previste dalla Convenzione.
Corrias, presente alla firma della convenzione, sottolinea anche l’ottimo rapporto di collaborazione che si è instaurato con l’Inpdap, e in particolare con la direttrice regionale, augurandosi che questo intervento ponga la basi per una lunga collaborazione tra i due Enti.
«I destinatari dell’iniziativa – sottolinea ancora l’assessore – sono pensionati che tradizionalmente  non gravitano nell’orbita dei servizi sociali territoriali, visto che comunque sono percettori di reddito, seppur non elevato, ma che per la loro particolare situazione di fragilità necessitano ugualmente di tutela da parte dell’ente pubblico».
Nello specifico, i beneficiari del progetto saranno pensionati Inpdap non autosufficienti, residenti sul territorio del Comune di Udine, che non usufruiscono di altre prestazioni assistenziali pubbliche e che dovranno presentare apposita istanza al Comune. “I benefici – spiega Nobile – verranno erogati nei limiti delle risorse disponibili per il progetto e verranno finanziati in ordine cronologico di arrivo delle domande. A breve – conclude – sarà data ampia pubblicità al progetto e saranno comunicate all’utenza le modalità per accedere al servizio”.


Fonte: Il Friuli