Sono in maggioranza adolescenti che entrano nel mercato del sesso, i quasi 500 minori rumeni non accompagnati registrati a Roma nei soli primi 6 mesi del 2005.
I 487 registrati presso i servizi pubblici durante i soli primi 6 mesi di quest’anno hanno quasi raggiunto il totale di quelli presenti a Roma in tutto il 2004. Nella maggioranza dei casi sono adolescenti che entrano nel mercato del sesso; i più piccoli, tra 10 e 13 anni, vengono coinvolti in altre attività illegali, soprattutto furto ed estorsione. Di solito rubano borse e portafogli e raramente mendicano nella metropolitana accompagnati da adulti; “lavorano” principalmente nelle stazioni o nelle zone limitrofe. Sono i dati di una ricerca realizzata a livello transnazionale dalle ong “Casa dei Diritti Sociali” e “Fundatia Romana Pentru Copii Comunitate si Familie (Frccf), associazione rumena. L’indagine - realizzata tra luglio e settembre sul territorio rumeno e su quello italiano - è stata presentata questa mattina presso la Sala degli Affreschi dei Centri di Servizio per il Volontariato – Spes. Questa ricerca, integrata nella “Campagna Internazionale contro il traffico dei minori” di Terre des hommes, punta a distinguere le priorità immediate riguardo allo sfruttamento e al traffico dei minori tra la Romania e l’Italia.
“Tutto ha inizio in Romania: se non facciamo niente partendo da lì, i minori rumeni continueranno a venire e a cadere in queste reti”, dichiara esasperato un assistente sociale rumeno; dopo 4 anni di lavoro per le strade della capitale, continua a vedere sempre volti nuovi. Gli assistenti sociali e i legali sono sovraccarichi di nuovi casi. Nel 2004, su un totale di 636 minori stranieri non accompagnati ricevuti dalla Caritas, 364 erano rumeni, mentre nei primi 6 mesi del 2005, su un totale di 500 minori stranieri non accompagnati aiutati dalla Caritas, 314 erano rumeni.
Anche se ci sono ragazzi più piccoli, il 51% dei minori rumeni trovati sulle strade di Roma nel primo semestre 2005 sono adolescenti, con un’età che va dai 16 ai 17 anni e che decidono di migrare in Italia legalmente o illegalmente dopo aver terminato la scuola dell’obbligo. Per quanto riguarda i minori che rubano o coinvolti in altri tipi di reati, hanno un’età compresa tra 10 e 12 anni e considerano il furto come “l’attività principale da praticare a Roma”. Gli operatori sociali dell’unità di strada hanno osservato che sono sempre in gruppi di 4-5 ed è molto difficile entrare in contatto con loro. “Sono sempre sorvegliati”, testimoniano. Tra loro, i rom occupano il primo posto (40%), seguiti dai rumeni (37%) e dagli italiani (18%). “Comunque non c’è nessun dato certo come prova della provenienza di queste bambini/e dalla minoranza dei rom; nonostante ciό, gli operatori sociali dell’unità di strada hanno identificato la maggior parte dei minori rom come provenienti dalla Romania”, precisa la ricerca.