È nato il coordinamento nazionale degli enti locali contro la tratta


Pubblicato il 15.12.2006 in News Sociale

Istituito dalla Commissione pari opportunità dell'Anci, il coordinamento opererà con l'obiettivo di ''sostenere l'importante ruolo giocato dalle autonomie nel sostenere le persone vittime di tratta a uscire dalla condizione di sfruttamento''.

Secondo i dati del Dipartimento Diritti e Pari opportunità della Presidenza del Consiglio sono state 45.000 le persone sostenute ad uscire dalla condizione di sfruttamento dal 2000 al 2006, grazie ad una rete di 450 progetti sull’intero territorio e da azioni di sistema di rilievo nazionale, a partire dal Numero Verde Antitratta, che hanno visto l’ampio e partecipato coinvolgimento dei territori.

Alla luce di questi dati, la Commissione Pari opportunità dell’Anci ha deciso di costituire un Coordinamento nazionale degli Enti locali contro la tratta che si è riunito per la prima volta ieri, presso la sede dell’Anci. Il Coordinamento, presieduto dalla delegata alle Pari Opportunità e Presidente di Anci Piemonte, il sindaco di Rivalta di Torino Amalia Neirotti, “si costituisce – è scritto in una nota - con l’obiettivo di valorizzare e sostenere l’importante ruolo giocato dalle autonomie nel sostenere le persone vittime di tratta a uscire dalla condizione di sfruttamento, a partire dalla gestione dei Programmi di protezione c.d. ‘articolo 18’”.

“I Programmi – continua la nota dell’Anci - rappresentano uno strumento di protezione fondamentale, istituito dal Testo unico immigrazione, poichè permettono alle vittime di tratta di accedere a un permesso di soggiorno a titolo umanitario e di inserirsi in progetti per l’integrazione lavorativa, linguistica e sociale”.

Il Coordinamento ha voluto esprimere il suo apprezzamento per l’iniziativa, definendo le priorità degli enti locali da portare all’attenzione del Governo, a partire dall’indispensabile incremento delle risorse disponibili e la semplificazione delle procedure di bando. Il Coordinamento ha visto la partecipazione di rappresentanti di Comuni, Province e Regioni, che hanno condiviso l’esigenza di lavorare insieme per la definizione di una strategia comune.

 

“La tratta a scopo di sfruttamento è un crimine odioso, al quale l’Italia ha voluto e saputo rispondere con strumenti concreti, la cui innovatività ed efficacia sono riconosciute a livello internazionale - ha dichiarato la Presidente Neirotti -. Tuttavia le autonomie richiedono, a questo punto, un salto di qualità, che comporti la conclusione di questa lunga fase di sperimentazione e l’avvio di un vero e proprio Sistema nazionale che metta in condizione l’amministrazione centrale, le Regioni, le Province, i Comuni e le Associazioni di tutela di lavorare insieme, condividendo obiettivi e strategie, ciascuno secondo il suo ruolo. Tanto più in un momento come questo - ha concluso Neirotti - in cui cresce la complessità di un fenomeno che si va estendendo fino a comprendere tutte le più drammatiche forme di sfruttamento, da quello lavorativo, a quello delle economie illegali e dell’accattonaggio, fino ai più devastanti casi di traffico di organi”. La prossima riunione del Coordinamento è convocata per il 1 febbraio 2007.

 

Redattore Sociale